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Scuola, i sindacati scrivono un telegramma al «ministro» Conte: «Non possiamo aspettare i tempi della politica»

La lettera al premier: «Anche se i ministri non giurano, bisogna portare avanti gli impegni presi: prima di tutto, quello sui bandi di concorso»

09/01/2020
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Corriere della sera

di Valentina Santarpia

Scuola, i sindacati scrivono un telegramma al «ministro» Conte: «Non possiamo aspettare i tempi della politica»

Sul piede di guerra i sindacati della scuola. Le segreterie nazionali di Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Federazione Gilda-Unams, in una nota congiunta esprimono «forte preoccupazione riguardo alla procedura e ai tempi con cui si sta realizzando il passaggio di testimone alla guida del Ministero dell’Istruzione». In un telegramma inviato al presidente del Consiglio e ministro ad interim del Miur, Giuseppe Conte, hanno chiesto «un incontro urgente per l’attivazione dei tavoli previsti dagli accordi sia pure in attesa del giuramento dei nuovi ministri».

Secondo i sindacati «l’attività di confronto può essere attivata anche nelle more dell’avvicendamento al vertice del Dicastero, per il rispetto degli impegni e dei tempi di attuazione degli accordo sottoscritti. La scuola - spiegano nella nota - non può essere messa in stand-by: è la politica che deve rispettare i tempi della scuola e non viceversa. Il ritardo che sta subendo l’iter dei bandi del concorso ordinario e di quello straordinario, che meritano insieme alle procedure di abilitazione un approfondito confronto di merito, rischia di far slittare la stabilizzazione dei precari e far partire il prossimo anno scolastico con un numero di cattedre scoperte ancora più alto».

Intanto fonti di governo fanno sapere che arriverà giovedì in Consiglio dei ministri il decreto legge per spacchettare il ministero dell’Istruzione e creare un nuovo ministero dell’Università e della ricerca. Non sarebbero ad ora definiti i tempi per la nomina e il giuramento dei nuovi ministri, i cui nomi sono stati annunciati dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno: Lucia Azzolina all’Istruzione e Gaetano Manfredi all’Università e la Ricerca.


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