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Scuola, i confederali scioperano il 20. Governo: fiducia sul decreto

Cgil, Cisl e Uil: salari da fame per docenti e Ata.

12/05/2016
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l'Unità

Massimo Franchi

Guadagnano 1.400 euro l'anno in meno del 2009. Hanno stipendi di diecimila euro l'anno inferiori della media europea della zona Euro. Soprattutto per questo i sindacati confederali chiamano allo sciopero i lavoratori della scuola docenti e personale Ata (assistenti tecnici amministrativi) -venerdì 20 maggio per chiedere il rinnovo del contratto scaduto da ben sette anni e che la Corte Costituzionale ha intimato di rinnovare. Oggi invece a scioperare e a boicottare i test Invalsi saranno Cobas e Gilda (insieme agli studenti dell'Uds), quest'ultimo l'anno scorso scioperò con i confederali il 5 maggio con la grande manifestazione a piazza del Popolo a Roma contro la Buona scuola. I sindacati la riforma la chiamano sempre e solo «legge 107». «Noi scioperiamo in primo luogo per il contratto e per ricostruire un sistema di relazioni sindacali spiega Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil ma è chiaro che indirettamente puntiamo a modificare la legge 107 che ora è stata rimessa in discussione non solo dall'opposizione per le tante contraddizioni e i problemi irrisolti che ha lasciato». Il piccolo dossier a corredo della conferenza stampa racchiuso nello slogan L’unione fa la scuola parte dunque dai dati sui salari. Come certifica il Conto annuale del Ministero  dell'Economia, la retribuzione media del comparto scuola è scesa .dai3O.570 euro del 2009 ai 29.130 del 2014 (1440 in meno), mentre nel raffronto con gli altri paesi europei i docenti italiani sono davanti solo Grecia, Cipro, Malta e Slovacchia e sono lontanissimi dagli altri. E se l'Ocse dice che per migliorare la situazione «un dialogo proficuo fra governi e sindacati», il segretario della Uil Scuola Pino Turi sottolinea come «l'ultima volta che abbiamo visto il ministro Giannini è stato il 23 settembre». La segretaria generale della Cisl Scuola Lena Gissi invece mette l'accento sul ruolo dei dirigenti scolastici e della gestione del Bonus di 200 milioni a loro disposizione per premiare i docenti migliori. «Molti sono stati d'accordo a concordare con i nostri Rsu i criteri per erogare quello che è a tutti gli effetti salario accessorio». La situazione più critica è però certamente quella dei 2O3mila Ata: «Loro nella legge 107 non sono neanche citati e nonostante ne siano andati in pensione 6mila, nessuna assunzione è stata autorizzata nemmeno quella dei dipendenti delle Province», denuncia Achille Massenti dello Snals. Maxiemendamento blindato Nel pomeriggio il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul decreto sulla funzionalità della scuola e la ricerca. Tra le norme oltre all'aumento dei compensi per i commissari agli esami c'è una norma contestata dai sindacati: 12 milioni per finanziare le scuole paritarie che accoglieranno alunni disabili.