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Scuola. Giannini: "Nella sentenza Ue non si parla di 250.000 assunzioni

"i posti vacanti e disponibili, che nella scuola italiana sono 15mila".

28/11/2014
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Agenzia Dire

ROMA - Nella sentenza della Corte di giustizia europea sui precari della scuola italiana non si parla di assunzioni di 250-270mila precari. A spiegarlo il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che intervistata da Maurizio Belpietro nella 'Telefonata' su Canale5, prova a fare chiarezza: "Ho letto la sentenza- ha detto- E questi numeri, che alcuni sindacati hanno cominciato a dedurre, non compaiono. Quello che dice difficilmente porta a fare questi conti". Secondo Giannini "conferma la correttezza tecnica delle misure che abbiamo proposto nella 'buona scuola'", e nello specifico spiega che "i posti a tempo determinato su quelle che sono le supplenze lunghe dall'1 settembre al 31 agosto non si devono fare, perché contro la normativa europea. E noi l'abbiamo detto mesi fa, è contro il principio di 'salute' del sistema". Parlando di numeri, il ministro spiega che questi sono "i posti vacanti e disponibili, che nella scuola italiana sono 15mila". Si chiede, quindi, "come si faccia a dedurre che da questa sentenza si arrivi ad una esigenza di assunzione di tutti coloro che a vario titolo sono stati o sono precari della scuola. I sindacati danno dei numeri, vedremo se danno i numeri".

Alla domanda se le risultano o meno le 250mila assunzioni, il ministro risponde: "No. È comunque molto importante per noi, per il Governo, avere conferma che per la buona scuola costruiamo un grande edificio, e su fondamenta marce non si costruiscono edifici. Una delle prime cose che ho detto è che il precariato storico è una patologia italiana che deriva da 20 anni di malgoverno su questo settore".

NON PIU' PRECARI, ELIMINARE GRADUATORIE STORICHE - "Proponiamo l'eliminazione delle graduatorie storiche è la soluzione: non ci saranno più precari, con piano assunzionale". Il ministro ha sottolineato anche l'importanza della seconda misura che la sentenza della Corte di Giustizia Europea richiama "e a cui tutti noi abbiamo posto rimedio, il concorso regolare: il precariato storico si è costruito negli anni perché non ci sono stati concorsi. Noi facciamo subito il concorso, che darà altri 40mila posti disponibili nella scuola per i giovani che entrano e costituiscono la regolarità del flusso".