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Scuola e università, il programma di Bussetti: "Nascerà agenzia nazionale per la ricerca"

Il ministro ha presentato in Senato le linee guida. Ci sarà una organizzazione unica per i 22 enti di ricerca. E ha poi ribadito che la "Buona scuola non sarà stravolta"

11/07/2018
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la Repubblica

Corrado Zunino

Cita la scrittrice marxista Simone Weil, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti alla fine dell'esposizione - questo pomeriggio - delle Linee guida su Istruzione, Università, Ricerca. "Si deve apprendere nella gioia", dice nell'intervento d'apertura alla commissione Cultura del Senato. Su università e ricerca Bussetti offre le notizie più importanti: "Con il mio ministero nascerà l'Agenzia nazionale per la ricerca", ricorda il programma di governo. Se ne parla da dieci anni, come ha rammentato la mattina all'Università La Sapienza Maria Pia Abbracchio, docente alla Statale di Milano e promotrice del Gruppo 2003 che, appunto, da un decennio chiede di dare un'organizzazione unica ai ventidue enti di ricerca oggi vigilati da sette ministeri diversi.
 
In Senato Marco Bussetti ha parlato di una strategia per aggredire i fondi europei "Horizon Europe" per la ricerca: "Ci sono 100 miliardi per i sette anni 2021-2027 e a fine luglio andremo a Bruxelles preparati, in anticipo e in sinergia". Se la carriera universitaria non è attraente, gli stipendi bassi, "i dottorati italiani all'estero trovano successo e qui dico che non ho paura della fuga dei cervelli, l'importante è farli rientrare". Un punto certo è quello di "far crescere il numero dei ricercatori e dei professori: ci sarà un aumento della dotazione organica complessiva". In una competizione globale "i finanziamenti per la ricerca non possono più arrivare da sole risorse pubbliche, cerchiamo partnership con i privati". I capitali esteri attratti dal sistema nel 2015 sono stati, ha ricordato, "solo lo 0,08 per cento".
 
· FIORAMONTI: "HO LA FILA DEI RICERCATORI DELUSI"
La mattina, al convegno in Sapienza organizzato dal Comitato per la valorizzazione del dottorato, aveva parlato il viceministro Fioramonti, docente dell'Università di Pretoria, Sudafrica. Aveva detto, tra le altre cose: "Daremo soldi all'università e alla ricerca, i soldi ci sono, l'Italia resta un Paese relativamente ricco. In cambio chiediamo all'università italiana di non essere più barona e di non soffocare più la libera ricerca perché, magari, un docente deve far andare avanti il progetto di un amico. Da quando mi sono insediato al Miur, ho la fila di ricercatori rientrati in Italia, nuovamente delusi e pronti a ripartire per università straniere".
 
· IL MINISTRO: "CITTADINANZA DALLE ELEMENTARI"
Sul fronte scuola in Senato Bussetti ha detto: "La scuola è lo strumento più potente per cambiare il mondo: voglio ridurre sensibilmente la dispersione scolastica". La scuola deve essere naturalmente inclusiva: "I diritti degli studenti disabili vanno pienamente realizzati". Sarà stanziato un contributo economico per ogni istituto in base alla presenza dei ragazzi con disabilità e il Miur creerà nuovi indicatori per misurare i processi di inclusione: "Tutti gli studenti devono essere incentivati a prendere la Maturità, i disabili devono conquistare i diritti che sono propri dei cittadini". Le discipline connesse alla Cittadinanza, la vecchia Educazione civica, "saranno portate già nelle scuole elementari anche attraverso incontri con magistrati".
 
· I CONSERVATORI STATALI
A proposito dell'Alta formazione musicale, il ministro dell'Istruzione ha assicurato: "Entro il 2020 i diciotto conservatori italiani saranno tutti statali". Questione avviata, peraltro, nella precedente legislatura. Ancora: "Gli alunni devono poter studiare in un ambiente bello, sano e sicuro, solo così impareranno a rispettare il bene comune. Avvieremo un piano pluriennale per mettere in sicurezza gli edifici scolastici, soprattutto al Sud". Si parla di edilizia scolastica, ma la responsabile scuola del Pd, Simona Malpezzi, fa notare come uno dei primi atti del nuovo Miur sia stato quello di sopprimere l'Unità di missione per l'edilizia scolastica: "Ci sono 4,2 miliardi legati a quell'istituto che non possono essere persi".
Il ministro-provveditore ha confermato la revisione dell'arruolamento dei docenti: "Terremo conto del legame degli insegnanti con il territorio, sono stati troppi i trasferimenti a detrimento della continuità didattica". Serve valorizzare gli amministrativi Ata, "da cui spesso dipende il buono o cattivo funzionamento di una scuola". Ci sarà un nuovo concorso per dirigenti ammnistrativi, Dsga. Quello per presidi, "che si svolgerà nelle prossime settimane", permetterà "di riportare alla normalità i carichi di lavoro di chi è già in servizio". Oggi 1.700 dirigenti scolastici sono reggenti di una o più scuole, "la cui organizzazione diventa tutti i giorni più complessa".
 
· FORMAZIONE PERMANENTE DEI DOCENTI
"Saperi scientifici, cultura e tecnologia cambiano a una velocità inedita, i docenti non possono restare indietro". L'aggiornamento continuo sarà "un pilastro di un sistema educativo moderno". In conclusione, "le riforme non sempre illuminanti di questi anni si sono succedute a un ritmo tale che hanno spesso generato confusione negli operatori del settore. Il nostro obiettivo è ridare fiducia, senza ulteriori riforme o strappi. Non stravolgeremo la Buona scuola, come già annunciato dal premier Conte, ma ci sono nodi che andranno sciolti definitivamente".


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