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Scuola: diploma in quattro anni, al via la sperimentazione in 100 classi

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto che fa partire il piano nazionale di sperimentazione: coinvolti Licei e Istituti tecnici, le domande dovranno essere presentate dal 1 al 30 di settembre

09/08/2017
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Al via la sperimentazione voluta dal Ministero dell’Istruzione per il diploma in quattro anni. Si partirà con 100 classi. La ministra Valeria Fedeli ha infatti firmato il decreto che fa partire via al Piano nazionale di sperimentazione: coinvolti licei e istituti tecnici. Si tratta di un provvedimento atteso da tempo: dopo la partenza nel 2014, il progetto era stato accantonato dall'ex ministra Stefania Giannini, che lo aveva ripreso solo nella scorsa estate. Ma che non era riuscita a varare il decreto tanto atteso.

La sperimentazione

Il via libera al decreto prevede un bando nazionale con criteri comuni per la presentazione dei progetti a cui potranno aderire 100 classi sperimentali in tutta Italia per l’anno scolastico 2018-2019. L’avviso verrà pubblicato alla fine del mese sul sito del Miur, le domande potranno essere presentate dall’1 al 30 di settembre. Potrà partecipare una sola classe per ogni scuola partecipante. Sarà un’apposita commissione tecnica a valutare le domande pervenute. A potersi candidare saranno scuole statali e paritarie. Le proposte dovranno distinguersi per un elevato livello di innovazione per quanto riguarda in particolare i piani di studio l’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica. Agli studenti dovrà essere garantito il raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici di apprendimento del percorso di studi scelto: non ci sarà insomma nessuno sconto sul programma. L’insegnamento dovrà essere garantito anche eventualmente tramite un potenziamento di orario, come già succede nelle scuole che hanno attuato la sperimentazione e dove il prossimo anno ci saranno i primi diplomati «pubblici»: l’anno scorso a conseguire il maturità in 4 anni sono stati infatti solo gli alunni di due istituti privati, il San Carlo di Milano e il Guido Carli di Brescia.

Le scuole che già fanno 4 anni invece di 5

Ad oggi sono 12 le scuole che hanno sperimentato il percorso quadriennale per il diploma. Si tratta dell'istituto superiore " Tosi" di Busto Arsizio; del liceo "Majorana" di Brindisi; dell'istituto superiore " Anti" di Villafranca di Verona; del liceo "Flacco" di Bari; del liceo " Garibaldi " di Napoli; del liceo " Telesia " di Telese Terme, per quanto riguarda le scuole pubbliche. Le paritarie che hanno aderito alla formula 4 anni invece che 5 sono l'istituto "San Carlo" di Milano; l' istituto " Guido Carli" di Brescia; il liceo " Visconti" di Roma; l'istituto " Olga Fiorin " di Busto Arsizio; il liceo " Esedra " di Lucca; il liceo " Gallio " di Como.

La valutazione

Queste scuole stanno già singolarmente effettuando una valutazione del percorso. Ma con la sperimentazione allargata, ci sarà un vero e proprio monitoraggio. Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà l'andamento nazionale del Piano di innovazione e predisporrà annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Comitato sarà nominato dalla Ministra dell'Istruzione e dovrà individuare le misure di accompagnamento e formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione. A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale.

Nessuna scorciatoia

Un metodo per accelerare i tempi? «No, non serve a sbrigarsi prima — spiega Salvatore Giuliano, preside dell’istituto Majorana, uno dei 12 coinvolti dalla sperimentazione partita nel 2014 —. Ma può essere il trampolino di lancio per una didattica innovativa: per introdurre il lavoro di gruppo, la compattazione (lo studio di quattro discipline nel primo quadrimestre e altrettante nel secondo, ndr), dire addio alla vecchia lezione frontale e optare per le classi capovolte dove tutti gli studenti partecipano attivamente». Certo, nei licei di quattro anni, come quello delle Scienze applicate del Majorana, l’orario si allunga, ma non ci sono sconti sui programmi: «La sfida è quella di farli uscire ogni giorno alle 14 motivandoli: i risultati finora sono eccellenti, e sono sicuro che i nostri primi diplomati brevi, l’anno prossimo, li confermeranno».

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