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Scuola, corsia preferenziale per l'assunzione dei precari

Arriva ora dalla Lega la proposta per blindare almeno i docenti con 36 mesi di supplenza: una corsia preferenziale che li porti dritti al ruolo.

25/09/2018
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Il Messaggero

Liste interminabili o esaurite da tempo, vecchie di anni o appena istituite, le graduatorie degli insegnanti in attesa dell'assunzione sono sempre più numerose. Tanto da apparire come una giungla fatta di punteggi e titoli da aggiornare, in cui i docenti rischiano di restare impigliati. Ogni tanto nasce una nuova graduatoria ma la soluzione per smaltirle non si trova. E così ci sono docenti in attesa da anni, se non decenni, mentre nelle scuole si fatica a trovare il docente della classe di concorso necessaria. 
L'ITERArriva ora dalla Lega la proposta per blindare almeno i docenti con 36 mesi di supplenza: una corsia preferenziale che li porti dritti al ruolo. Per chi fa parte del mondo della scuola, le graduatorie degli insegnanti rappresentano un intreccio complicato in cui bisogna necessariamente passare per arrivare in cattedra ma, per chi non fa parte della scuola, le graduatorie sono assolutamente indecifrabili. Eppure è da lì che escono i docenti prima di salire in cattedra a far lezione ai ragazzi. Ogni anno, in base ai posti disponibili per le assunzioni, vengono immessi i docenti per il 50% dalle graduatorie di merito e per il 50% dalle graduatorie ad esaurimento. Per esempio, nella graduatoria ad esaurimento, voluta nel 2006 dall'allora ministro all'istruzione Fioroni, non è più possibile entrare dal 2008 proprio perché deve esaurirsi nel tempo. Gli iscritti possono comunque aggiornare i loro dati ogni tre anni, in base ai punteggi e ai titoli acquisiti. La graduatoria di merito, invece, è quella in cui sono presenti i docenti vincitori del concorso pubblico a cattedra. Ma non ce ne è solo una. Al momento infatti è ancora in vigore la graduatoria di merito del concorso del 2016, che ha validità per 3 anni. E sono in vigore anche le graduatorie di merito regionali del concorso del 2018, riservato ai docenti abilitati per le scuole medie e superiori: la graduatoria del 2018 entra in gioco solo in un secondo momento rispetto a quella del 2016. 
Per le assunzioni della scorsa estate, ad esempio, sono state utilizzate solo le classi di concorso che risultavano essere esaurite nella graduatoria di merito del 2016. Inoltre la selezione del 2018 è ancora in corso, in varie regioni e per diverse classi di concorso, c'è anche addirittura chi non ha ancora iniziato le prove come nel caso della lingua spagnola nel Lazio. Oltre a queste due prime categorie, ci sono poi le graduatorie di istituto, escluse dalla possibilità di accedere al ruolo per scorrimento: sono quelle a cui il dirigente scolastico accede per coprire le supplenze annuali, temporanee o disponibili dopo il 31 dicembre lasciate comunque scoperte dalle graduatorie esaurite. Possono essere di prima fascia, in cui ci sono i docenti iscritti anche nelle graduatorie ad esaurimento, di seconda fascia, per gli abilitati non iscritti nelle gae, e di terza fascia dove sono iscritti i docenti non abilitati ma in possesso del titolo di studio valido per l'insegnamento. In tutto le graduatorie dei docenti precari sono 6, in cui scorrono migliaia di carriere, vite e aspettative. 
COPERTURAPotrebbe aggiungersi una nuova graduatoria di merito, quella del concorso riservato ai docenti abilitati per la scuola materna e l'elementare: il concorso straordinario deve essere ancora bandito ma è previsto dal decreto dignità approvato ad agosto quindi si farà. A quel punto le graduatorie saranno 7. Tra queste graduatorie arriva, in maniera trasversale, una corsia preferenziale riservata ai docenti che hanno svolto 36 mesi di servizio, a partire dal 1 settembre del 2016, per la copertura di posti vacanti e disponibili. Vale a dire con supplenze annuali fino al 31 agosto, a prescindere dalle interruzioni. Con il Disegno di Legge presentato dal senatore Mario Pittoni, responsabile scuola per la Lega, e in discussione la prossima settimana, a questa fascia di supplenti viene data la precedenza innanzitutto per l'assunzione e, qualora non ci fossero cattedre disponibili, per le supplenze al 30 giugno o per quelle temporanee. «Vogliamo riconoscere a questi docenti il giusto merito - spiega Pittoni - conto di far approvare il ddl in commissione, con il via libera dei capigruppo, e portarlo direttamente alla Camera».
Lorena Loiacono 


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