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Scuola, Azzolina: "Si può bocciare se lo studente è troppo carente"

La ministra riferisce alla Camera. Sull'esame di Stato si attende il parere del Consiglio superiore di istruzione per avere certezze. "Tesina della terza media sarà discussa dopo la fine della scuola". Un miliardo di investimenti

14/05/2020
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la Repubblica

ROMA - Quattrocento milioni per il digitale e, nell'immediato, più tempo per docenti e studenti per preparare l'orale online che sostituirà l'esame di terza media, come anticipato da Repubblica. Lucia Azzolina, ministra dell'Istruzione, parla alla Camera partendo dal presupposto che le scuole non si potevano riaprire e ribadendo, quindi, l'assoluta necessità della scelta portata avanti a malincuore dal governo. Altra sottolineatura è sulle bocciature.

Il ripensamento fatto con l'ordinanza sulla valutazione la scorsa settimana rispetto a "nessun bocciato" viene confermato: "Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico" dice la ministra. Un passaggio che suscita comunque polemiche.


La Terza media

Oggi si dovrà pronunciare il Consiglio superiore della pubblica istruzione sulla bozza dell'ordinanza della ministra e, se il parere sarà positivo, andrà in Gazzetta ufficiale con alcune variazioni. A cambiare sarà un passaggio relativo all'esame di Terza media. In un primo momento, infatti, la discussione online di un elaborato - multidisciplinare nella maggior parte dei casi - doveva avvenire entro la fine dell'anno scolastico, tra il 6 e il 10 giugno, a seconda delle regioni (il 16 giugno a Bolzano). Ma i presidi di tutta Italia hanno fatto notare che non ci sarebbero stati i tempi tecnici e la ministra ha fatto retromarcia accogliendo la richiesta. Quindi, i candidati all'esame dovranno consegnare l'elaborato ai loro coordinatori prima della fine della scuola e, dopo la chiusura dell'anno scolastico - a partire dal 9 giugno nel Lazio, per esempio -, si partirà con le discussioni in remoto alunno per gli studenti. L'esposizione della tesina durerà mezz'ora. Il tempo ipotizzato per i colloqui di tutte le classi si allungherà, presumibilmente, fino al 22-23 giugno e gli scrutini - o valutazioni finali - dovranno essere concluse entro la fine del mese.
Gli investimentiQuanto alle spese per la didattica online, Azzolina precisa che  "con le somme messe in campo in questi mesi dal ministero dell'Istruzione per le dotazioni tecnologiche agli alunni, sono 205 mila i dispositivi acquistati e 115 mila gli studenti ai quali è stata fornita la connettività. Inoltre, le scuole hanno potuto offrire sin da subito i dispositivi già di proprietà della scuole". Il governo ha previsto - con il Dl rilancio - che alla scuola spetteranno un miliardo e 450 milioni in due anni, 850 milioni per il 2020. "Un miliardo per il Fondo per la gestione del rientro a scuola a settembre (400 milioni nel 2020, 600 nel 2021); 331 milioni per device, connettività, sicurezza, misure di protezione, assistenza medica, adattamento spazi in vista del rientro; 39 milioni per consentire l'esame di Maturità in presenza, in sicurezza, comprando tutti i dispositivi di protezione necessari e assicurando l'igienizzazione costante degli ambienti; 80 milioni per la fascia 0-6 per coprire le mancate rette (65 milioni) e aumentare il fondo regionale (15 milioni)".


Le assunzioni

Come già detto la Azzolina si impegna all'assunzione di 16 mila insegnanti in più a settembre. "Abbiamo dunque avviato le procedure per assumere 78.000 docenti". Il Pd, con il deputato Francesco Verducci, replice: "Non si possono fare concorsi in presenza con la pandemia".


La valutazione

Infine, le insufficienze. "La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà un 6 politico". Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. Nella prima parte di settembre partiranno, Regioni permettendo, i corsi di recupero. 

"Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico" precisa la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. In realtà nell'ordinanza il passaggio non riguarda bocciature per voti insufficienti. Ma solo assenze e indisciplina.

Recita infatti  il testo all'articolo 3: "Nei casi in cui i docenti del consiglio di classe non siano in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno, per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche ovvero alla connettività di rete, bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, già perduranti e opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico, il consiglio di classe, con motivazione espressa all’unanimità, può non ammettere l’alunno alla classe successiva".

Non mancano le polemiche. "Anche oggi la ministra Azzolina lancia anatemi contro il 6 politico, tema peraltro di 40 anni fa e mai proposto in queste settimane di emergenza covid19 - afferma Paolo Cento di Sinistra Italiana-Leu -  Oggi siamo di nuovo ad un bivio: la scuola digitale aumenta le disuguaglianze e il rischio di un abbandono scolastico di massa. Il problema è questo amplificato da scuole che cadono a pezzi, precari che hanno bisogno di stabilizzazione, mancanza di certezze su il prossimo anno scolastico".

"Ha fatto bene Azzolina a ribadire la contrarietà al 6 politico ma è altrettanto necessario che i dirigenti scolastici siano tutelati rispetto ai possibili ricorsi che le famiglie potrebbero inoltrare a seguito di eventuali bocciature dei loro figli" dichiara la Dem Lucia Ciampi.