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Scandalo nella scuola dell’élite inglese (con la complicità dei prof)

A Eton i docenti passavano le domande agli studenti prima degli esami. Vicepreside costretto a dimettersi

30/08/2017
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Corriere della sera

Londra Sui campi di cricket delle prestigiose scuole private inglesi si insegna innanzitutto il fair play , il gioco corretto. Ma a Eton, la più celebre di tutte, sembrano essersene scordati: un vicepreside ha dovuto dimettersi perché beccato a passare in anticipo le domande degli esami ai suoi studenti. Scandalo supremo: Eton è l’istituto che da secoli sforna la classe dirigente britannica, in tempi più recenti ci sono andati i principi William e Harry e politici come David Cameron o Boris Johnson (e si pagano 35 mila euro di retta l’anno): se anche lì si bara, crolla un pilastro della civiltà (o quasi).

Ma il caso non sembra isolato. Subito dopo è emerso che anche una seconda scuola d’élite, il Winchester College, ha sospeso un insegnante perché imbeccava gli studenti prima degli esami: e i risultati ottenuti da 13 allievi sono stati annullati. Sotto inchiesta è finita anche Charterhouse, altra blasonatissima scuola del Regno, ma in questo caso non si è riusciti a provare irregolarità.

Sia nel caso di Eton che di Winchester i docenti «truffatori» avevano lavorato al centro di Cambridge che prepara le prove d’esame a livello nazionale. «Le nostre simpatie vanno agli studenti che sono stati coinvolti senza colpa», hanno fatto sapere da Cambridge, sottolineando di prendere molto sul serio il dovere di assicurare la correttezza degli esami. Il ministero dell’Educazione è intervenuto per dire che ogni ipotesi di illecito è «preoccupante» e dovrà essere esaminata.

Ma che sta succedendo al sistema scolastico britannico, la cui eccellenza nessuno discute e che continua a attirare allievi da tutto il mondo, nonostante i costi proibitivi? Il tarlo è l’ossessione per gli esami: agosto, il mese in cui vengono comunicati i risultati dei Gcse e degli A-levels, è tempo di esultanza e di tregenda per le famiglie. Un voto in più o in meno può determinare l’ammissione o l’esclusione da un’università prestigiosa e dunque pregiudicare l’intero futuro di un giovane. Da qui una pressione spesso insostenibile su studenti e docenti per ottenere i risultati migliori (ch servono anche a mantenere la posizione nelle temute classifiche scolastiche): e dunque la tentazione di barare. Perfino nelle aule di Eton.

L. Ip.


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