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Salvini chiede un decreto per i bimbi non vaccinati

Il ministro, e vicepremier, Salvini si schiera con i No Vax e scrive alla ministra della Salute Grillo una lettera per sollecitare un decreto legge che consenta ai bambini non vaccinati delle scuole d’infanzia di non lasciare le aule

07/03/2019
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il manifesto

Matteo Salvini si schiera con i No Vax e chiede alla ministra della Salute Giulia Grillo un decreto legge che consenta ai bambini non vaccinati delle scuole d’infanzia di non lasciare la scuola. «L’intento del procedimento – ha scritto il ministro degli Interni alla collega – è quello di garantire la permanenza dei bambini nel ciclo della scuola dell’infanzia, evitandone l’allontanamento e la decadenza dalle liste scolastiche, essendo ormai giunti alla conclusione dell’anno».

Per Salvini è necessario «evitare traumi ai piu’ piccoli» e pertanto bisogna «prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo contenuti nella legge Lorenzin».

Una lettera che non tiene conto dei rischi che una simile decisione comporterebbe. La lettera di Salvini nasce dal fatto che il prossimo 10 marzo le famiglie che a settembre si erano autocertificate devono portare i documenti alle scuole, come previsto dalla legge.

Dal ministero della Salute, però, no sembrano essere intenzionati a venire incontro alla richiesta avanzata dal leghista. Interpellata, la ministra Grillo ha infatti ricordato come il Senato stia discutendo una nuova legge: «Intento comune è superare la legge Lorenzin che noi riteniamo avere alcune importanti lacune», ha spiegato la ministra Grillo.

Ma critiche alle parole del segretario leghista arrivano un po’ ovunque. «Dissento dalla proposta del ministro dell’Interno. E’ vero che bisogna tener conto delle esigenze di tutti, ma non ci si può dimenticare dei bambini più deboli e con problemi di salute che non si possono difendere e soprattutto non hanno scelta. Non ci possono essere bambini di serie A e di serie B», ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.

Parole di condanna anche da parte di Roberto Burioni: «Speriamo che il ministro dell’Interno non abbia lo stesso atteggiamento nei confronti di chi guida ubriaco e ha il trauma di essere escluso dalle autostrade. Ma chi deve avere a cuore la sicurezza dei più deboli, se non lui?», ha detto il virologo.


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