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Ritorno a settembre, il Cts: distanziamento e mascherine in aula

Prime indicazioni per la didattica in presenza. Incognita strutture e banchi monoposto. Il commissario Arcuri: «Distribuiremo 11 milioni di dispositivi di sicurezza gratis al giorno»

20/08/2020
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il manifesto

Adriana Pollice

La scuola apre le porte il primo settembre, il 14 riprendono le lezioni in presenza: il governo prova ad allontanare le polemiche. Ieri il ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’avviso per accedere ai 70 milioni destinati agli enti locali dal decreto Agosto per l’affitto di spazi e per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strutture da utilizzare per il distanziamento nelle aule. Sarà possibile pagare anche i lavori di adattamento. Il tempo per adeguare gli edifici è molto poco.

DUE RIUNIONI ieri con il Comitato tecnico scientifico per mettere a punto i percorsi che dovranno garantire lo svolgimento delle lezioni. Un primo incontro tra il Cts, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il commissario straordinario Domenico Arcuri c’è stato nel pomeriggio. In serata un nuovo appuntamento a cui si sono aggiunti Anci, Upi, Uffici scolastici regionali e sindacati. Oggetto: il ritorno tra i banchi a partire dal protocollo elaborato dall’Istituto superiore di Sanità e Inail. «Riaprire le scuole è un imperativo – aveva spiegato in mattinata Agostino Miozzo, coordinatore del Cts -. Sono tre le nostre certezze: distanziamento, mascherina e igiene». E ancora: «Ai ragazzi sopra i sei anni sarà chiesto di usare la mascherina. Ci saranno delle condizioni particolari, come il suo uso o non uso da parte di non udenti o per chi ha difficoltà neurologiche oppure durante l’interrogazione. Ovviamente non sarà utilizzata a mensa o mentre si fa ginnastica, però l’indicazione è di utilizzarla».

LA DISTANZA TRA GLI ALUNNI di almeno un metro è un punto fermo, ai medici di famiglia e ai pediatri viene chiesto supporto per gestire eventuali casi, nessuna rischio penali per i presidi. Le scuole dovranno «identificare percorsi di entrata e uscita, nonché i movimenti all’interno degli istituti per evitare assembramenti». Ma il protocollo di sicurezza dell’Iss e Inail per gestire eventuali contagiati non è stato ancora diffuso. Miozzo ha comunque chiarito: rispetto ai casi che si presenteranno, «non vorrà dire chiudere le scuole del paese ma esaminare la specifica situazione e, se necessario, mettere in quarantena una classe o l’intera scuola, in base alla soluzione più opportuna».

CAPITOLO BANCHI MONOPOSTO: la distribuzione comincerà il 7 settembre (ma solo pochi pezzi) e andrà avanti fino a tutto ottobre. Sono previste sanzioni per eventuali ritardi delle aziende. Si tratta di oltre 2 milioni di banchi tradizionali e di 435.118 sedute innovative commissionate a 11 imprese. E già si registrano tensioni con i presidi, Campania e Sicilia ne chiedono fino a 8 volte di più. Test sierologici: ne sono stati consegnati 2 milioni alle regioni per insegnanti e personale non docente. Lo screening partirà dal 24 agosto. I medici di base avvisano: «Preferibile effettuare la sierologia venosa nei distretti sanitari, che hanno percorsi dedicati».

SUI TEST i sindacati attaccano: «Il ministero della Salute dice che se ne occuperanno le Asl e i medici di famiglia mentre le Asl stanno demandando alle scuole la gestione delle prenotazioni – accusa la Flc Cgil -. Di qui il disappunto dei presidi, già alle prese con il reperimento di nuovi spazi e con le domande relative alle supplenze con il personale in ferie». Arcuri poi si sbilancia e promette: «Distribuiremo 11 milioni di mascherine gratuite al giorno e 170 mila litri di gel igienizzante alla scuole del paese». In mattinata è anche arrivata la firma dei sindacati sul Protocollo sicurezza per servizi educativi e scuole dell’infanzia, da zero a 6 anni. In particolare, sono stati concordati i requisiti essenziali come igienizzazione di locali e arredi; gestione della prima fase di manifestazione di sintomi; regole di prevenzione per famiglie, accompagnatori e lavoratori. Lunedì prossimo un nuovo tavolo tecnico sul tema del trasporto pubblico legato alla riapertura delle scuole.

UNA NUOVA POLEMICA in seno alla maggioranza si è scatenata. Ad attaccare è stato il capogruppo di Italia viva al Senato, Davide Faraone: «Per noi è improponibile il rinvio dell’anno scolastico, piuttosto occupiamo». La replica dal parlamentare 5s Luigi Gallo: «Iv, pur di conquistare il ministero dell’Istruzione a scapito di un alleato di governo, butta nel caos milioni di famiglie creando allarmismi inutili».

SUL FRONTE DISCOTECHE, dopo il no del Tar alla riapertura (chiesta dagli esercenti, contro il decreto del ministro Speranza), torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni i rappresentanti dell’associazione di categoria Silb Filp e il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, per fare il punto sugli aiuti economici reperibili nel dl Agosto.


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