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Riforma scuola, Faraone incontra i provveditori della Sicilia: "Nessuna deportazione, solo pochi finiranno al Nord"

Ai precari che hanno firmato per le sue dimissioni: "Non gli dico di stare sereni, ma tranquilli"

29/08/2015
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la Repubblica
"Entro i prossimi due anni in Sicilia saranno assunti tra i 10 e i 12 mila docenti, è come se si aprissero in contemporanea dieci fabbriche Fiat di Termini Imerese". Il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, incontra i provveditori della Sicilia e poi con i giornalisti difende la riforma Renzi e risponde alle proteste dei precari che dovranno fare le valigie per trasferirsi al Nord. "Quando si conosceranno i numeri reali finalmente si capirà che non si tratta di una deportazione - spiega ai giornalisti - questo è il più grosso piano di assunzioni che il Paese abbia mai visto. Complessivamente sono 160 mila assunzioni". Faraone, parlando ancora della Sicilia, dice: "tra tutti gli insegnanti che hanno fatto domanda non più del 15 per cento di insegnanti siciliani andrà fuori dalla Sicilia", dice ancora. E invita i giornalisti "a non fare terrorismo psicologico dando numeri falsi". Poi, rispondendo al gruppo di precari che ha raccolto 1500 firme contro Faraone, il sottosegretario replica con una battuta: "Non dico loro che possono stare sereni perché potrebbe essere male interpretato, ma dico che devono stare tranquilli nel sapere che c'è un gruppo dirigente che si sta occupando di trovare soluzioni ai singoli casi".

"Aboliremo le supplenze, questo è l'obiettivo della riforma sulla Buona Scuola e questo percorso sarà concluso tra due anni, quando avremo assunto 160 mila insegnanti", ha continuato Faraone. E sui dirigenti scolastici dice: "Continueranno a svolgere un ruolo democratico e costruiranno i percorsi insieme con gli insegnanti, i consigli d'istituto e gli studenti. la Buona Scuola è partecipazione, non ci sarà
nessuno che comanderà a scuola né i dirigenti scolastici né un funzionario del Ministero". Faraone promette anche più risorse per le scuole. "Da quest'anno ci sono le risorse per far funzionare le scuole in autonomia, i presidi non dovranno più chiedere soldi alle famiglie per comprare la carta igienica. Oltre 870 scuole siciliane - ha concluso - disporranno di 20-25 mila euro in più per istituto"
 

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