FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3920037
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Riforma per legge o per contratto? La Buona Scuola a un bivio. Pericoloso

Riforma per legge o per contratto? La Buona Scuola a un bivio. Pericoloso

Se, come tutto fa pensare, non vi sarà trattativa e spazio di modifica, si può essere certi che per la scuola si annuncia una primavera molto calda.

11/02/2015
Decrease text size Increase text size
Tuttoscuola

I giochi sembrano quasi fatti e i decreti della Buona Scuola sono ormai in dirittura d’arrivo, visto che tra due settimane al massimo, come annunciato dal premier, verranno pubblicati.

Non si parla più di un unico decreto, bensì, come fin dall’inizio si diceva, di un decreto legge (per i provvedimenti urgenti e straordinari come il piano di assunzioni) e di una legge-delega con tempi di approvazione e iter legislativi nettamente differenziati.

Per i sindacati della scuola la questione dei decreti sta diventando critica, non tanto per lo strumento che verrà adottato (decreto-legge o legge delega), né prioritariamente per i contenuti (che comunque sono considerati di notevole importanza), quanto per il metodo adottato che li ha esclusi completamente da qualsiasi confronto e trattativa preventiva.

In una nota unitaria Flc CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola hanno duramente criticato il comportamento del ministro Giannini, che ha ignorato la richiesta di aprire tavoli di confronto con i sindacati sui provvedimenti annunciati come imminenti dal governo.

“Non si regola per decreto il rapporto di lavoro - hanno detto i sindacati - si apra subito il confronto sulle proposte del governo riguardanti la scuola, che toccano sotto molti aspetti - a partire dalle retribuzioni - materie che la legge riserva alla contrattazione”.

Per i sindacati si tratta di un comportamento che pregiudica il corretto e proficuo svolgimento delle relazioni sindacali.

“I lavoratori della scuola - hanno scritto i sindacati alla Giannini - non meritano di subire ulteriori mortificazioni, il rifiuto del governo di discutere e confrontarsi nelle sedi negoziali previste per legge rende inevitabile la via della mobilitazione su obiettivi che da tempo i sindacati pongono al centro della propria iniziativa”.

L’incontro con la Giannini è fissato per il 16 febbraio prossimo, ma i tempi stretti per arrivare alla pubblicazione dei decreti sembra non lascino spazio alla trattativa vera e propria ma soltanto ad una informativa preventiva. Se, come tutto fa pensare, non vi sarà trattativa e spazio di modifica, si può essere certi che per la scuola si annuncia una primavera molto calda.