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Riforma della scuola, tutti i motivi di incostituzionalità secondo sindacati e costituzionalisti

Proprio l’incostituzionalità del provvedimento è una delle accuse che arrivano da più parti e per numerosi motivi.

10/06/2015
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La Stampa

Flavia Amabile

Arriva il primo stop dal Parlamento alla riforma della scuola ed arriva dalla commissione Affari Costituzionali che boccia il parere di costituzionalità. Proprio l’incostituzionalità del provvedimento è una delle accuse che arrivano da più parti e per numerosi motivi. Eccoli riassunti dagli Unicobas e dalle associazioni che rappresentano gli idonei al concorso del 2012; queste ultime hanno chiesto un parere al costituzionalista Michele Ainis. 

1. «Tutti hanno un posto fisso, anche chi è impiegato su di una linea di autobus, mentre con il ddl 2994 gli insegnanti verrebbero inseriti in un organico ‘funzionale’ senza una scuola fissa, per coprire le assenze dei colleghi o per piccole supplenze. La disparità riguarderebbe tutti i docenti, sia quanti andassero in esubero che quanti avessero necessità di procedere a trasferimento».  

2. Il ddl viola «unilateralmente, contro ogni norma del diritto del lavoro, il contratto nazionale vigente e tutte le norme poste costituzionalmente a garanzia della funzione docente in ordine alla salvaguardia della libertà di insegnamento. Inoltre quest’operazione è volta esplicitamente non solo a disapplicare il contratto vigente, bensì a spostare sul terreno della “riserva di legge” istituti di natura tipicamente contrattuale, come l’orario di lavoro, le ferie, la retribuzione (premiale), lo stato giuridico». 

3. Valutazione impropria della funzione docente da parte di chi non ne ha le competenze. Innanzitutto da parte di genitori ed alunni del Comitato di valutazione. «E’ come se ai medici venisse imposto di scrivere anamnesi e terapie dietro dettatura dei pazienti. Stessa cosa per il POF (piano dell’offerta formativa), che verrebbe‘delineato’ dal dirigente ed approvato dal Consiglio d’Istituto cancellando di fatto l’organo professionalmente preposto, che è il Collegio dei Docenti». 

4. Non competente a valutar ei professori è anche il dirigente scolastico, «mai formato all’uopo (neanche sotto l’aspetto ‘tecnico’, poiché dovrebbe allora avere competenze quantomeno interdisciplinari certificate in campo metodologico didattico e su tutte le singole materie), che comunque non potrà mai avere una posizione estranea perché interno alle dinamiche di gruppo presenti nell’istituto. 

5. «Assenza assoluta si qualsiasi criterio di riferimento, assenza assoluta di qualsiasi bilanciamento dei poteri». 

6. Per quel che riguarda gli idonei al concorso del 2012, il rinvio della loro assunzione è incostituzionale perché viola l’articolo 97 della Costituzione che stabilisce che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. E viola il principio d’eguaglianza previsto nell’articolo 3 e lede il principio dell’affidamento dell’articolo 2. 


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