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Rientro a scuola, Azzolina: «Si pensa al plexiglass tra i banchi»

L’ipotesi durante la riunione coi sindacati

04/06/2020
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Corriere della sera

Visiere al posto delle mascherine per mantenere la socialità e garantire gli studenti disabili, ma anche pannelli di plexiglass per mantenere il distanziamento tra i banchi. Sono queste le ipotesi fatte dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante la riunione con il premier Conte e i sindacati: riunione nella quale la titolare dell’Istruzione ha spiegato che «l’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza: con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo». Si sta pensando di «compartimentare» i banchi, «come hanno fatto in altri Paesi europei, attraverso pannelli di plexiglass così da garantire la sicurezza che ci sta a cuore».

Il ritorno a scuola a settembre? «Complesso ma raggiungibile»

L’obiettivo del governo è stato spiegato dal premier Giuseppe Conte aprendo nel pomeriggio una lunga riunione con tutti i soggetti coinvolti nel rientro nelle aule dopo l’estate. I presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno però sottolineato «molte criticità», ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall’incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per lunedì prossimo. Chiudendo il confronto, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha rassicurato: «Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi e ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera». Quello per la scuola, ha aggiunto, «sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio. Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso ma raggiungibile se ci mettiamo tutti attorno a tavolo. Lavoriamo tutti, ciascuno per la propria parte, il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola»

«Il gruppo classe? Unito, quanto più possibile»

«Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe», ha detto ancora Azzolina, senza però entrare nello specifico delle misure in grado di garantire che questo obiettivo venga raggiunto. «Daremo strumenti flessibili alle scuole per agire. Stiamo aspettando i dati sull’edilizia dagli Enti locali. A breve chiuderemo le Linee guida condivise per settembre».

«Una discussione in grave ritardo»

Da Regioni e Comuni è arrivato un allarme su risorse ed organici. «La riapertura delle scuole a settembre - ha sottolineato Decaro - comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro». Certo da parte del Governo servirà allargare i cordoni della borsa. Ci sono, ha spiegato infatti il presidente dell’Anci, «una serie di necessità urgenti: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta». Critici i sindacati. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini ed il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, «la discussione sulla ripartenza è importante ma in grave ritardo. Lo sciopero dell’8 Giugno ha l’obiettivo di sollecitare il Governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza ma per rimettere la scuola al centro delle priorità del paese. Servono quindi risorse immediate per assunzioni straordinarie al fine di garantire la riduzione degli alunni per classe, obiettivo che non riguarda solo il distanziamento ma la qualità della scuola».