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Rete Lilliput: "Esponiamo la pace dai nostri balconi"

Rete Lilliput: "Esponiamo la pace dai nostri balconi" 14/11/2003 Ecco il comunicato della Rete Lilliput: "In questo doloroso momento, in cui le famiglie italiane piangono i loro cari uccisi in Ir...

15/11/2003
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Rete Lilliput: "Esponiamo la pace dai nostri balconi" 14/11/2003
Ecco il comunicato della Rete Lilliput: "In questo doloroso momento, in cui le famiglie italiane piangono i loro cari uccisi in Iraq, Rete Lilliput e il Coordinamento della Campagna "Pace da tutti i balconi" desiderano esprimere un profondo cordoglio e una forte solidarietà ai familiari delle vittime. Allo stesso tempo condannano decisamente ogni atto di violenza e di terrorismo e rilanciano l'impegno per la costruzione di un mondo di pace. Siamo convinti che un la pace si può ottenere solo attraverso un fermo 'ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali' (Costituzione della Repubblica italiana, art. 11) e percorsi di nonviolenza attiva. In questo contesto intendiamo rilanciare l'iniziativa di esporre al balcone la Bandiera arcobaleno della Pace, come strumento per ribadire il no a tutte le violenze che siano quelle del terrorismo, della guerra o dell'occupazione. Nei mesi scorsi la bandiera è stata per milioni di italiani il simbolo della volontà di non partecipare ad un conflitto che avrebbe comportato solo morte e distruzione, e non la reale uscita dell'Iraq da una dittatura feroce. Vorremmo che il segno della bandiera significasse per tutti quelli che la espongono un impegno preciso in prima persona e nelle comunità locali verso tutte quelle attività che possono contribuire alla costruzione vera della Pace. Come constatiamo tristemente in questi momenti, la guerra non è finita e purtroppo ora conta anche delle vittime italiane. Ciò rende ancor più urgente il sostegno all'appello affinché nasca l'Europa militarmente neutrale, per la pace dentro e fuori i propri confini. Se gran parte dell'attività svolta dai militari italiani in Iraq è di carattere umanitario ciò non basta ad accreditare la loro presenza come una 'missione umanitaria' per la quale è invece richiesto un preciso consenso della comunità internazionale. La mancanza di questo consenso ha configurato la missione del contingente militare italiano come intervento di occupazione e la rende illegittima. Di conseguenza chiediamo l'immediato ritiro delle forze militari italiane dall'Iraq. Sosteniamo invece le azioni umanitarie che molti gruppi da tutto il mondo stanno da tempo conducendo per portare vero sollievo alla popolazione martoriata dell'Iraq. Esponiamo la Pace dai nostri balconi! Aiutiamola a camminare!"


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