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Repubblica-TELEFONOSPIA CONTESTATO-L'ira del Galvani per l'ispezione Il preside: Intervenga Casini

Da La Repubblica ed. Bologna 16 dicembre 2001 ILARIA VENTURI 'MI conosci bene, conosci il Galvani, la tua scuola. Per questo ti chiedo di prendere una posizione sull'iniziativa e le accuse dell'...

16/12/2001
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la Repubblica

Da La Repubblica ed. Bologna
16 dicembre 2001

ILARIA VENTURI
'MI conosci bene, conosci il Galvani, la tua scuola. Per questo ti chiedo di prendere una posizione sull'iniziativa e le accuse dell'onorevole Garagnani'. Il preside Ottavio De Notariis, dopo la visita degli ispettori sul caso del 'telefonospia', chiede l'intervento del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, oggi a Bologna per l'anniversario dell'eccidio di Sabbiuno.
Una lettera informale, che parte dal ricordo di De Notariis professore al Galvani e di Casini studente. E a un'altra lettera spedita a tutti i professori, il preside affida l'espressione della sua delesione per tutta la vicenda. Una pagina amara che si conclude così: 'Esco da questa vicenda avvilito, non so se potrò mantenere la serenità per svolgere al meglio il mio lavoro come sempre ho cercato di fare. Scusate per lo sfogo'. Una missiva che ha il sapore di un addio. 'Non lascio, solo che è sempre più faticoso'.

Delusione, indignazione, rabbia. La nuova scossa del ciclone Garagnani è devastante. Per rispondere alle interrogazioni parlamentari sul telefonospia, il ministro Letizia Moratti ha chiesto informazioni con l'apertura di una indagine conoscitiva. Ma per i toni usati dagli ispettori, denunciati dal preside del Galvani, è scoppiato un nuovo polverone. Che è arrivato per la seconda volta in parlamento. Il ministro Carlo Giovanardi ha telefonato subito al preside - "era mio professore a Modena" - e ha informato la Moratti. 'Non ne sapeva nulla, ho chiesto una verifica' dichiara Giovanardi, contrario al telefono di Garagnani. L'ultima interrogazione, dopo quella sollevata dal centrosinistra per chiedere conto al ministro Moratti e a Berlusconi dell'iniziativa di Garagnani, è del Polo. 'Si riferisce ad alcuni istituti e si chiede se professori e presidi hanno incitato gli studenti alla propaganda antigovernativa' spiega l'onorevole Ds Giovanna Grignaffini, che ieri in aula si è rivolta al sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea.

Quello che ha fatto infuriare il liceo Galvani sono stati i metodi degli ispettori. 'Sono andati oltre i loro compiti', ha denunciato il preside. E poi domande sull'autogestione, sulla presunta faziosità dei professori, su quanto era stato detto sull'Islam. Nella lettera a Casini, De Notariis ricostruisce l'episodio e le accuse rivolte da Garagnani contro 'una minoranza di docenti ex sessantottini' del Galvani. Di toni 'inquisitori' parla Dario Braga della Gilda. 'Vogliamo vedere gli atti, non sembra una semplice indagine conoscitiva, la situazione è grave'. Il mandato ricevuto dagli ispettori, non bolognesi, riguarda episodi oggetto di interrogazioni parlamentari sul preside dell'Ariosto di Ferrara e su altre scuole (vengono indicati i nomi di Galvani, Sabin, Belluzzi seguiti da un 'eccetera'). Per ora le visite ispettive sono avvenute al Galvani, al Minghetti e all'Ariosto. L'indagine ha fatto infuriare gli studenti del Galvani che ieri hanno scritto una lettera di solidarietà al preside. Scuote la testa Michele Dessì: 'Garagnani ha bollato il Galvani come scuola di sinistra quando tutti sanno che non è vero.

E gli stessi professori di destra sono indignati dai suoi metodi'. Filippo Baldaro, rappresentante di istituto: 'Garagnani punta il dito contro il Galvani come fosse il nemico, il suo telefono è pericoloso e antidemocratico'. 'Un ispettore non può chiedere della nostra autogestione - dice Ennio Rustico - siamo tutti sdegnati, è un attacco alla libertà di pensiero'. E nella lettera, gli studenti concludono: 'La nostra autogestione non ha voluto essere un momento di protesta faziosa, ma un momento di informazione. Nessuno è mai stato pilotato da fantomatici demagoghi. Ci dispiacerebbe che col solo intento di farsi pubblicità l'onorevole Garagnani aprisse una indiscriminata caccia alle streghe tra gli insegnanti della nostra scuola'.


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