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Repubblica-sugli esami di Stato

DOTTOR Augias, nei vari commenti si sente la preoccupazione di taluni intellettuali, simpatizzanti per il centro sinistra, sul futuro della scuola e della Rai. Colpisce che ci si riferisca quasi esclu...

09/02/2002
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la Repubblica

DOTTOR Augias, nei vari commenti si sente la preoccupazione di taluni intellettuali, simpatizzanti per il centro sinistra, sul futuro della scuola e della Rai. Colpisce che ci si riferisca quasi esclusivamente ai risvolti culturali. Molti si dicono preoccupati per l'involgarimento della tv italiana, non così diversa da quella europea, se non per la presenza di procaci signorine seminude.
Mi sembra paradossale, che si denunci lo stato comatoso della scuola e del servizio pubblico, dopo anni di governo di centrosinistra, e ci si preoccupi, allorquando si cerca di fare una riforma, di come verrà insegnata la storia o la letteratura italiana.
Nicola Puurs

GENTILE dottor Augias, quest'anno le commissioni d'esame della maturità saranno formate solo da insegnanti interni e solo il presidente sarà esterno. Nel giugno 2001 ho partecipato, come insegnante interna, agli esami finali nel mio liceo cui era stato abbinato un istituto privato di via del Corso a Roma.
Fin dal primo giorno, i tre colleghi esterni e la presidente (comuni alle due scuole) si sono trovati in difficoltà con l'istituto privato. Solo facendo la voce grossa sono riusciti ad avere l'elenco esatto degli esaminandi, il cui numero cambiava di volta in volta col rischio di esaminare qualcuno che, aggiunto alla lista, magari non aveva frequentato i corsi.
Durante gli scritti insegnanti "amici" erano appostati nei corridoi e nei bagni per aiutare gli studenti. La presidente dovette farli accompagnare all'uscita. Nello scritto di matematica, corretto dal professore interno, gli allievi della privata hanno ottenuto ottimi voti, al contrario di quelli della scuola pubblica, alcuni dei quali sono andati bene, altri meno.
Qualche anno fa, quando le commissioni erano costituite da insegnanti esterni con un solo rappresentante interno, fui nominata in un istituto privato. Evidentemente si contava sulle rinunce dei docenti di ruolo nominati, tanto che, dal Provveditorato, arrivò una giovane sostituta munita di nomina a "sostituire" chi non aveva affatto rinunciato. Alcuni studenti si stupirono di dover sostenere un esame: "Mi avevano detto metti una firmetta e via'". Altri, richiesti dell'antologia d'italiano, tirarono fuori il Bignami.
La collega d'italiano, che forse era sembrata più severa, ricevette una telefonata notturna. Una voce la minacciò in caso di bocciature di "spezzarle le gambe". Dopo regolare denuncia ai carabinieri la commissione eroicamente prese tutte le decisioni all'unanimità. Domando: che succederà quest'anno?
Giovanna Gentile Valori

Roma - ALLA lettera del signor Puurs risponde in qualche modo quella della professoressa Gentile Valori. La riforma Moratti sarà più o meno buona. Molto dipenderà dai provvedimenti d'attuazione, dagli attriti, dall'uso che se ne farà. Una cosa fin d'ora si può dire: la modifica delle commissioni di maturità è pessima, anzi vergognosa.
Con il pretesto di risparmiare i soldi per le trasferte dei commissari si è data alle scuole private meno serie la "garanzia" di "vendere", insieme ai corsi, anche la promozione. E comunque di dare un vantaggio in più a tutte le scuole private.
Il resto sarà come sarà e lo vedremo, ma su questo punto la riforma svela la sua vera anima. Che non è bella.


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