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Repubblica-Scuola, sindacati contro la riforma l'Ulivo prepara un disegno di legge

Scuola, sindacati contro la riforma l'Ulivo prepara un disegno di legge Il segretario della Cgil: "Si vuole diminuire la qualità dell'offerta pubblica di sapere" L'opposizione prome...

03/02/2002
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la Repubblica

Scuola, sindacati contro la riforma l'Ulivo prepara un disegno di legge
Il segretario della Cgil: "Si vuole diminuire la qualità dell'offerta pubblica di sapere"
L'opposizione promette battaglia in Parlamento sulla riorganizzazione del sistema scolastico elaborata dal ministro Letizia Moratti. Preoccupano i tagli al personale


ROMA '#8212; Sergio Cofferati boccia il decreto di riforma della scuola, approvato lo scorso venerdì dal Consiglio dei ministri. "Siamo di fronte a delle norme che riportano indietro nel tempo la scuola italiana '#8212; è il suo commento '#8212; depotenziando il sistema pubblico e togliendo qualità all'offerta di sapere che è decisiva per la coesione sociale e per l'economia. E per rendere operativa una scelta sbagliata '#8212; conclude '#8212; il governo, dopo aver proclamato ai quattro venti l'intenzione di trovare il consenso, si rifugia per l'ennesima volta nell'uso della delega". Intanto l'Ulivo promette battaglia nelle commissioni parlamentari ed in aula. E si fa sempre più concreta l'ipotesi della presentazione di un disegno di legge alternativo a quello del ministro Moratti. Critiche anche sulle bocciature, previste al termine di ogni biennio. "Gli alunni bocciati devono ripetere tutte le materie, pur avendo carenze solo in un paio '#8212; commenta la studioso tedesco KlausJuergen Tillman, che in un servizio del settimanale "Focus" ricorda come nei paesi scandinavi, dove la bocciatura è stata abolita da tempo, gli studenti hanno conseguito nel test internazionale "Pisa" i risultati migliori".
Preoccupato per gli ulteriori tagli degli organici, anticipati ieri da Repubblica, il segretario della Cgil scuola Enrico Panini: "La riduzione di 36 mila posti d'insegnanti nel triennio, previsto dalla Finanziaria, è solo un anticipo. Si continua a considerare il personale della scuola una spesa da ridurre anziché una risorsa da valorizzare. Ora la nostra protesta contro i tagli sarà ancora più dura".
(ma.re.)


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