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Repubblica it-I leader di Cgil, Cisl e Uil chiamano i lavoratori a fare barriera contro terrorismo e odio sociale

I leader di Cgil, Cisl e Uil chiamano i lavoratori a fare barriera contro terrorismo e odio sociale Il cordoglio del sindacato D'Amato: "Morte annunciata" Cofferati: "Un atto di barbarie" Doman...

20/03/2002
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la Repubblica

I leader di Cgil, Cisl e Uil chiamano i lavoratori
a fare barriera contro terrorismo e odio sociale

Il cordoglio del sindacato
D'Amato: "Morte annunciata"
Cofferati: "Un atto di barbarie"
Domani decisione sullo sciopero


ROMA - Parla di "atto terribile" Sergio Cofferati. Il segretario generale della Cgil dice di aver saputo della morte di Marco Biagi a Carrara, dove si trovava per il centenario della Camera del Lavoro, e di aver provato "dolore e costernazione". Rispondendo a Bruno Vespa, nel corso di un collegamento con Porta a Porta, sulla manifestazione del 23 marzo "somani decideremo il da farsi - è la risposta - Il fatto che il professor Biagi sia stato colpito, le confesso, mi inquieta molto".

Durissima la reazione del presidente di Confindustria, Antonio D'Amato: "Quella di Marco Biagi è purtroppo una morte annunciata, che nasce in un clima di odio, in una campagna di denigrazione". D'Amato parla a Porta a Porta e dice che "seminare odio invece che idee genera situazioni di questo tipo. Il confronto vero è fra idee: la risposta al terrorismo è la democrazia".

Sul piano più strettamente sindacale, questo omicidio "ha sicuramente fatto un danno al movimento dei lavoratori spiega Savino Pezzotta, leader della Cisl, anche lui a Porta a Porta - Introduce l'elemento della violenza, estraneo alla cultura del movimento sindacale. Sicuramente da domani molte cose cambieranno, valuteremo con molta attenzione il tipo di mobilitazione che dovremo fare, come riprendere un dialogo, stemperare le situazioni e ricondurre la dialettica sociale in un canale di normalità".

"Marco Biagi è stato assassinato per le sue idee. E' come se avessero sparato a tutti gli uomini liberi". A parlare, sempre dal salotto di Bruno Vespa, è il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: "I conflitti sociali e le diverse opinioni sono del tutto secondari rispetto alla libertà di ognuno di noi. Noi siamo prima di tutto uomini liberi, che hanno ereditato un Paese democratico. Quando la nostra libertà viene messa in discussione è la democrazia ad essere colpita. E non ci sono conflitti sociali che possono mettere in discussione la democrazia o la libertà. Una sparuta minoranza di assassini pensa che si possa far sì che milioni di persone libere perdano la loro libertà, ma questo non accadrà mai".

Nella notte le tre segreterie Cgil, Cisl e Uil si sono riunite in via Po, alla sede della Cisl. E' stato deciso di indire una serie di scioperi e manifestazioni, a livello regionale, per dire no al terrorismo. A Torino si fermerà anche Mirafiori, lo stabilimento della Fiat, per mezz'ora o un'ora.


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