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Repubblica-Girotondi, oggi sfida alla Moratti

Torna in piazza l'opposizione "fai-da-te". Previste iniziative in venti città con la partecipazione di intellettuali, cantanti e sindacati Girotondi, oggi sfida alla Moratti "Difendiamo la scuola p...

13/04/2002
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la Repubblica

Torna in piazza l'opposizione "fai-da-te". Previste iniziative in venti città con la partecipazione di intellettuali, cantanti e sindacati
Girotondi, oggi sfida alla Moratti "Difendiamo la scuola pubblica"

Messaggi da Starnone, Vattimo e Tranfaglia. In piazza l'imitatrice del ministro
La Hack denuncia: "Ricerca in pericolo a causa dell'ignoranza di chi ci governa"
GIOVANNA CASADIO

ROMA - A Milano il "ministro Moratti" si impunterà sulla lettera "p...pubblica, scuola p...p...", come sempre nell'imitazione di Paola Cortellesi che "girotonderà" con intellettuali, sindacalisti, politici ma anche genitori e studenti intorno all'Istituto per ragionieri "Cattaneo" di piazza Vetra. A Roma Letizia Moratti, quella vera, non sarà nel suo ufficio di viale Trastevere a lavorare, anche se ha commentato, irrigidendosi: "Io sto sulla scrivania a lavorare, girotondi non ne faccio".
Le manifestazioni di protesta contro la riforma Moratti sono convocate in tutta Italia. Appuntamento oggi alle 15. I girotondini annunciano un ritorno alla grande, e questa volta l'"Ulivo selvatico" che ha già suonato la sveglia al centrosinistra su giustizia e informazione, che ha nei mesi scorsi "assediato" tribunali e sedi Rai, assicura girotondi affollati ma soprattutto "capaci di raccogliere consensi ampi - dice Silvia Bonucci, una delle promotrici - perché sulla nuova scuola e sulla ricerca come le intende questo governo c'è molta preoccupazione".
Da Torino a Palermo (venti città si sono coordinate, ma i girotondi potrebbero sorgere spontanei in molti altri luoghi), gli organizzatori dei sit-in denunciano: "La legge delega del governo per la riforma della scuola, i tagli alla ricerca e gli interventi annunciati sull'autonomia universitaria costituiscono serie minacce per il sistema dell'istruzione pubblica". Sono piovute adesioni anche questa volta, commenta Daria Colombo, la giornalista che è stata l'animatrice della prima manifestazione a Milano. Domenico Starnone ha messo nero su bianco le ragioni della sua adesione e afferma che il "decollo delle strutture private comporterà una scuola pubblica che dovrà accontentarsi di vivacchiare". Anche il filosofo Gianni Vattimo e lo storico Nicola Tranfaglia intervengono con uno scritto denunciando i gravi problemi di cui soffre l'università. E l'astrofisica Margherita Hack denuncia "la scarsa considerazione in cui è tenuta la ricerca scientifica, là dove le potenzialità umane non mancano. Non permettiamo che si inaridiscano per colpa dell'ignoranza di chi ci governa". Nella primavera dei movimenti, ciascuno oggi porterà in piazza slogan e creatività. Così, a Bologna e a Genova saranno allestite classi di cartapesta; a Firenze una vignetta di Staino riassumerà protesta e slogan sui ritmi delle band giovanili; a Napoli ben due manifestazioni. A Palermo l'appuntamento è per domattina alle 10,30.