FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3764125
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Foligno, in forse gli Stati generali

Repubblica-Foligno, in forse gli Stati generali

Ultimatum del sindaco sulla kermesse della scuola. "Senza certezze sulla sistemazione dei partecipanti non darò autorizzazioni". Oggi vertice col prefetto Foligno, in forse gli Stati generali ...

17/12/2001
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Ultimatum del sindaco sulla kermesse della scuola. "Senza certezze sulla sistemazione dei partecipanti non darò autorizzazioni". Oggi vertice col prefetto
Foligno, in forse gli Stati generali parte la caccia a sedi alternative
Si cerca anche a Roma sulla via Aurelia, dove ci sono alcune grandi strutture ricettive
Ieri operai e tecnici dell'organizzazione hanno lasciato gli alberghi della città
MARIO REGGIO


ROMA '#8212; Foligno forse non ospiterà la grande kermesse degli Stati generali della scuola. Molti segnali fanno intendere che il ministro Moratti si appresta a dare il contrordine. Ieri pomeriggio, le squadre di operai e tecnici che si erano sistemate all'Holiday Inn, all'albergo Italia e all'Hotel Le Mura, hanno fatto le valigie e sono tornate a Roma. Sempre ieri alcuni dirigenti dell'organizzazione sono stati incaricati di trovare una struttura alternativa a Roma e si sono messi in caccia lungo la via Aurelia, dove sorgono alcuni tra i grandi alberghi romani che ospitano convegni con centinaia d'invitati. Ufficialmente tutto procede come da copione. Oggi a mezzogiorno summit in Prefettura a Perugia tra questore, prefetto e sindaco di Foligno. Durante l'incontro il prefetto, Giandomenico Fiore, dovrà dare una risposta definitiva al primo cittadino, su come sistemare le migliaia di studenti che arriveranno tra il 19 dicembre. "Altrimenti, come ho già annunciato al prefetto '#8212; ribadisce il sindaco Maurizio Salari '#8212; sarò costretto a non concedere l'utilizzazione dell'auditorium comunale per il convegno".
Ieri sera vertice interlocutorio alla Questura di Perugia con i rappresentanti degli studenti: Sinistra giovanile, Unione degli Studenti, Giovani Comunisti e studenti di Foligno. La risposta del questore è stata secca: corteo dalla stazione al Palazzetto dello Sport. Il centro della città sarà offlimit per i manifestanti. Comunque vadano le cose il grande show, come l'ha definito Francesco Rutelli, ha già incassato una serie infinita di critiche. Oltre al sindaco di Foligno e i commercianti della città, che hanno chiesto a più riprese di spostare il convegno a gennaio, dissenso anche dalle Regioni. "Siamo rammaricati e imbarazzati '#8212; ha dichiarato Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni '#8212; per il tardivo coinvolgimento nella progettazione e organizzazione degli Stati generali". Rincara la dose Maria Rita Lorenzetti, presidente dell'Umbria: "È irritante l'atteggiamento del ministero, sintomo di uno scarso senso di collaborazione istituzionale". Intanto hanno declinato l'invito i Comuni di Torino, Prato, Pisa, Modena, Roma, Napoli, Venezia, Firenze e Genova. Aria di fronda anche tra i sindacati: Cgil, Gilda e Cobas hanno risposto no e Maurizio Costanzo ha fatto sapere che non parteciperà all'evento. Grosse novità anche rispetto al tanto discusso documento sulla riforma dei cicli elaborato da Bertagna. I 6 esperti nominati dal ministro hanno preparato un secondo documento, ancora top secret, da presentare agli Stati generali. "La seconda stesura, firmata anche da Bertagna, è in continuità con la prima '#8212; afferma Michele Colasanto, ordinario di Sociologia alla Cattolica di Milano '#8212; ma l'impianto è stato spogliato da una serie di considerazioni culturali. Contiene una serie di raccomandazioni al ministro: una maggiore attenzione al percorso formativo dell'istruzione tecnica, il dissenso registrato rispetto al bonus di un anno per chi frequenta la scuola dell'infanzia, la necessità che le superiori siano tutte di 4 o 5 anni". Infine, il coordinatore della Margherita Franceschini in Parlamento denuncia che "c'è aria di intimidazione nelle scuole italiane".