FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3765421
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Centomila in piazza contro il governo

Repubblica-Centomila in piazza contro il governo

Rappresentanze sindacali di base. La sfida ai confederali sullo sciopero generale Centomila in piazza contro il governo Roma, corteo di Cobas e no global. "Giù le mani dallo stato socia...

16/02/2002
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Rappresentanze sindacali di base. La sfida ai confederali sullo sciopero generale
Centomila in piazza contro il governo
Roma, corteo di Cobas e no global. "Giù le mani dallo stato sociale"
Un gruppetto si stacca e rompe le vetrine di un'agenzia per il lavoro interinale
MARIO REGGIO


ROMA - Centomila in piazza contro il governo Berlusconi. Un corteo allegro, festoso, a tratti anche duro ha attraversato le strade del centro della Capitale e si è concluso a piazza San Giovanni. La prima grande manifestazione di piazza dell'antagonismo sociale è stata organizzata dalla Federazione dei Cobas, Rappresentanze sindacali di base, Roma social Forum e movimento no-global. Che non si sarebbe trattato di una manifestazione per pochi intimi lo si è compreso fin dalle prime battute. Alle 10 piazza Esedra e dintorni erano già state invase da decine di migliaia di manifestanti: insegnanti, studenti, operai, dipendenti delle ferrovie, delle aziende di trasporto pubblico. E poi ospedalieri, vigili del fuoco, impiegati e operai della Telecom, disoccupati, ricercatori dell'Enea. Lo striscione che apre il corteo "Sciopero generale" è una chiara sfida ai sindacati confederali e alla sinistra. "Cosa fanno? Aspettano che la banda Berlusconi smantelli lo stato sociale, partendo dall'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e dalle pensioni per mobilitarsi? Allora sarebbe troppo tardi". Commenta Paolo Cento, deputato dei Verdi, ed unico parlamentare presente in piazza. "È la prima volta che Cobas, Rdb e movimento antiglobal si mobilitano insieme - afferma Franco Russo del Roma Social Forum, uno dei leader del '68 - per difendere la scuola pubblica, i diritti dei lavoratori e combattere il devastante processo di globalizzazione. È un segnale chiaro di chi nel Paese non accetta mediazioni di alcun tipo con la destra". La testa del corteo imbocca via Cavour, va avanti a singhiozzo, "bisogna aspettare i treni dal Nord e da Napoli, non possiamo lasciarli indietro", spiega uno del servizio d'ordine delle Rdb. Dietro lo striscione che apre il grande corteo un'auto con gli altoparlanti, e Vincenzo Miliucci, ex leader dell'Autonomia Operaia romana, scandisce i motivi della protesta: "Giù le mani dalle nostre pensioni, giù le mani dalle nostre liquidazioni che Berlusconi vuole regalare alle assicurazioni private, giù le mani dalla sanità e dalla scuola pubblica. Tangentopoli continua alle spalle dei lavoratori". Il corteo avvolge Santa Maria Maggiore e punta su piazza San Giovanni. Centinaia di manifestanti intonano l'Internazionale e "o partigiano", un gruppetto di anziani si commuove e si unisce al coro. Ormai il successo della mobilitazione è sicuro: "Siamo più di centomila - urla al megafono un insegnante - un segnale chiaro a Berlusca ma anche ai Ds". Gli slogan si fanno duri: "Berlusconi, Bossi, Fini farete la fine di Mussolini". Un gruppetto di giovani si stacca e rompendo le vetrine entra nella sede dell'Adecco. "Un'azione dimostrativa contro quelli del lavoro interinale", afferma uno che ha partecipato al blitz. Piazza San Giovanni è in vista. Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas, è raggiante: "Una grande manifestazione, da oggi si volta pagina, l'opposizione sociale ha fatto sentire con grande forza la sua voce. Tutto questo mentre il centrosinistra passa il tempo a litigare per decidere il leader. Oggi sono in piazza i lavoratori del settore pubblico e privato - conclude - non solo per difendere la scuola pubblica e l'articolo 18, ma anche per ottenere uno stipendio europeo e la tutela delle pensioni". Discordanti i dati sulle adesioni allo sciopero. Nella scuola, 60 per cento secondo i Cobas, solo il 12 per il ministero.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL