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Realtà e pregiudizi Chi ha figli studenti la apprezza di più

La vedono migliorata o rimasta più o meno uguale nel 42% dei casi contro il 28% di quanti non hanno studenti in casa (lo stesso avviene per l’università: 51% vs 38%).

16/12/2019
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la Repubblica

di Luigi Ceccarini

Di scuola si parla ciclicamente — dopo i risultati dei rapporti come Ocse-Pisa, Invalsi — per sottolineare mancanze e differenze nella preparazione degli studenti italiani rispetto a quelli di altri paesi. Oppure, sui dati relativi alla obsolescenza degli edifici scolastici, come il recente lavoro della Fondazione Agnelli. Ma cosa pensano gli italiani che hanno figli a scuola? La 62° indagine dell’Osservatorio Demos- Coop offre alcuni indizi.

Il dato generale mostra una componente ampia di cittadini che ritiene il sistema formativo peggiorato nel corso degli ultimi 10 anni: 60% per la scuola e 35% per l’università. Solo una minoranza pensa vi sia stato un miglioramento: 23% per la formazione universitaria e il 17% per quella scolastica. Ovviamente il tasso delle non risposte è particolarmente elevato per le università in quanto tale esperienza formativa è meno diffusa tra i cittadini i quali, per questo, in molti casi, non si esprimono.

Ma è interessante notare un altro dato. I rispondenti che hanno in famiglia studenti e vivono la scuola con minor "pre-giudizio", ma con esperienze concrete e quotidiane, valutano in modo migliore la scuola. La vedono migliorata o rimasta più o meno uguale nel 42% dei casi contro il 28% di quanti non hanno studenti in casa (lo stesso avviene per l’università: 51% vs 38%).

Anche altre opinioni riproducono questo modello, come la valutazione della (in)sicurezza degli edifici, la dotazione di strumentazioni tecnologiche per la didattica o la stessa preparazione dei docenti. Questa è particolarmente apprezzata dagli studenti (74%) e dalle famiglie con studenti che hanno studiato all’estero (65%) rispetto alla media della popolazione 60%. Il dato di chi non ha studenti in casa è più basso (58%). Dunque, assieme ai vari e concreti problemi della scuola esiste anche una distorsione nella sua percezione, alimentata da quanti attualmente non hanno esperienza della scuola ma solo un ricordo oppure la sua rappresentazione mediatica.


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