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Quali sono le regole per tornare in classe

Prima campanella, mezzi pubblici e test

29/08/2020
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Corriere della sera

Gianna Fregonara e Orsola Riva

1 Per quando è prevista la riapertura della scuola?

Quasi tutte le regioni hanno concordato con il governo la data del 14 settembre. Con alcune eccezioni — Bolzano che parte il 7 — e alcuni rinvii: in Puglia, Calabria e Sardegna si tornerà in classe il 24 settembre. Anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha minacciato di rinviare l’apertura a dopo il voto.

2 Chi deve fare i corsi di recupero?

Il cosiddetto Pai — Piano di apprendimento individuale — è rivolto solo a quegli studenti che sono stati promossi con una o più insufficienze in pagella. Mentre il Pia — Piano di integrazione degli apprendimenti — è pensato per recuperare eventuali parti del programma che non si sono potute svolgere a causa del lockdown ed è per tutta la classe.

3 Si potranno usare i mezzi pubblici?

Sì, purché si indossi la mascherina. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha ammesso la possibilità di derogare al distanziamento ampliando la capienza dei mezzi fino al 75% a patto che i mezzi siano però dotati di filtri d’aria certificati e di (non meglio specificati) divisori in stoffa.

4 Si dovrà mettere la mascherina?

L’unica cosa certa è che non dovranno indossarla i bambini da 0 a 6 anni. Per tutti gli altri la mascherina è obbligatoria, ma dalle ultime indicazioni, almeno alle elementari, quando si è seduti al banco, se è garantito il metro di distanza, si potrà tenerla abbassata. Per una decisione definitiva bisognerà aspettare il 31 agosto.

5 Lo zaino va disinfettato?

Lo zaino va riposto vicino al banco ma non deve essere disinfettato all’ingresso a scuola.

6 Si faranno doppi turni?

Le scuole possono prevedere turni su più orari per ridurre il numero di alunni presenti allo stesso tempo. Ogni preside deciderà come procedere.

7 A che ora si entra a scuola?

Spetta sempre al dirigente decidere l’orario di ingresso e di uscita. Il Comitato tecnico scientifico ha raccomandato di ritardare l’ingresso delle scuole superiori per ridurre la pressione sui mezzi pubblici nelle ore di punta. Le scuole primarie e medie dovrebbero cominciare tra le 7.45 e le 9.

8 Come sarà la mensa?

In mensa si andrà — quando possibile — a turni, in modo da garantire il necessario distanziamento. Gli addetti alla refezione serviranno solo monoporzioni con posate e accessori usa e getta. Se non fosse possibile usare i locali della mensa, ai bambini verrà dato un «lunch box» da consumare seduti al banco.

9 Ci sarà l’intervallo?

Sì, ma sempre nell’ottica di evitare assembramenti, toccherà fare a turno, sicché l’intervallo si farà più spesso in classe che fuori. Sempre ammesso poi che le scuole, a caccia di spazi, non abbiano occupato con i banchi anche una parte dei corridoi o non abbiano impiantato delle tensostrutture in cortile per ospitare delle aule aggiuntive.

10Cosa succede se manca un prof?

In base alle norme vigenti, fino a tre giorni di malattia il docente non viene sostituito. O si trova un collega disponibile, oppure i ragazzi vengono smistati in altre classi: ipotesi impraticabile quest’anno. Il governo sta valutando una modifica di legge ma ci vogliono soldi e tempo.

11Si farà la didattica a distanza?

In assenza di casi Covid, la didattica a distanza è prevista solo alle superiori e solo in aggiunta alla didattica in presenza: un gruppo di ragazzi a turno si collega da casa al resto della classe in modo che sia sempre garantito il distanziamento. Può bastare però anche un solo contagio per determinare la messa in quarantena della classe e il ritorno della didattica digitale per tutti, dalle elementari in su.

12Chi misura la febbre agli alunni?

Il Cts continua a insistere che la temperatura vada misurata dai genitori e non dalla scuola, in modo che se è superiore ai 37,5° l’alunno non esca da casa. Ma diversi Comuni (Milano, Bologna e Roma) hanno deciso di dotare di termo-scanner almeno i nidi e le materne, mentre il governatore De Luca ha annunciato di voler estendere la misura a tutte le scuole campane.

13Che cosa succede in caso di contagio a scuola?

In caso di sintomi sospetti è previsto un protocollo di sicurezza: la persona va isolata in un locale apposito e munita di mascherina. Se ne occuperà il «referente Covid» della scuola.

14Chi va a prendere un alunno con la febbre a scuola?

Solo i genitori (o un adulto da loro delegato) possono andare a riprendere un minore con sintomi. Una volta a casa dovranno chiamare il pediatra per il triage telefonico. Starà a lui decidere se si tratti di sospetto Covid: in quel caso richiederà il tampone.

15Cosa succede se c’è un contagiato?

Se un alunno o un docente risulta positivo al tampone, scatta immediatamente il tracciamento dei suoi contatti stretti, ovvero di tutti coloro con i quali è stato insieme nelle ultime 48 ore. Spetta alla Asl valutare se mettere in quarantena tutta la classe o solo una parte per due settimane.

16In quali casi potrebbe chiudere la scuola?

Non è più previsto al momento un lockdown generale. A costringere la scuola a chiudere potrebbe essere la presenza di un focolaio nell’istituto oppure la decisione di chiudere l’intero Comune in caso di un aumento anomalo dei contagi.

17Ci vuole il certificato medico dopo cinque giorni di assenza?

L’indicazione del Cts è quella di ripristinare l’obbligo di certificato medico per le assenze più lunghe (la regola era stata cancellata tre anni fa). Ma poiché serve una norma per reintrodurlo, per ora non serve. È necessario invece se si è stati in quarantena o si è fatto il tampone per sospetto Covid-19.

18Ci sarà un medico a scuola?

Per ora no. È un’altra delle raccomandazioni del Cts ma l’allestimento di questo servizio nelle ottomila scuole italiane richiede del tempo. Per ora le scuole avranno un punto di riferimento alla Asl, da consultare in caso di dubbi o di emergenze.

19Si faranno i test anche agli studenti?

Il documento di luglio del Cts ha previsto, oltre ai test sierologici per gli insegnanti prima dell’inizio dell’anno scolastico, anche screening a campione degli studenti durante l’anno. Ma per il momento non si sa di più.

20Ricominceranno le attività pomeridiane?

Le attività pomeridiane, con il distanziamento e le misure di prevenzione previste dai protocolli, possono ricominciare. Poiché sono svolte da cooperative o associazioni indipendenti dalle scuole dipenderà dalle decisioni delle singole organizzazioni se riprendere o no.


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