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Quale lavoro nel 2030: artigiani e ingegneri battono i robot

Nel prossimo decennio, cresceranno i mestieri basati su creatività, insegnamento, ricettività. Uno studio spiega l’impatto che l’automazione avrà sull’occupazione: molte professioni spariranno. Tutte, o quasi, cambieranno. Fondamentale il ruolo della scuola

18/02/2019
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Corriere della sera

Antonella De Gregorio

Mestieri che cambiano

Vetrinisti, gestori di pub, ingegneri aerospaziali, insegnanti di ogni livello scolastico: puntate su queste professioni, per il futuro. Lasciate perdere carriere nella finanza, nell’industria manifatturiera, mestieri legati alle vendite. La discussione sul futuro del lavoro, che vede schierati apocalittici e ottimisti (sarà scarso e precario, «bruciato» da robot e intelligenza artificiale, sostengono i primi; l’innovazione porterà crescita e nuovo lavoro, dicono gli altri) si arricchisce di una nuova prospettiva: quella contenuta nella ricerca «Il futuro delle competenze», realizzata da Pearson in collaborazione con Nesta e Oxford Martin School. Uno studio che pesa, accanto all'automazione, l'effetto di altri trend rilevanti: globalizzazione, invecchiamento della popolazione, urbanizzazione e crescita della «green economy». Viste da questa angolazione, molte professioni spariranno, da qui al 2030. Tutte, o quasi, cambieranno. Nella ricerca si fanno previsioni sulle professioni del futuro e si analizza l’impatto dell’automazione sul mercato del lavoro. Si ipotizzano i trend: quali professioni cresceranno e quali no. E quali saranno le competenze richieste ai nuovi lavoratori. La ricerca analizza due «modelli»: il mercato del lavoro inglese e quello americano. La conclusione è che solo il 10% della forza lavoro oggi è impiegata in attività che sicuramente cresceranno; mentre due lavoratori su dieci lavorano in settori in inarrestabile contrazione. Per i restanti sette su dieci, la sfida sarà riuscire a ridefinire le mansioni e puntare sul «reskilling», la formazione continua.

La Figura rivela una grande massa di occupati (negli Stati Uniti) in professioni con prospettive di domanda altamente incerte (ossia, una probabilità di sperimentare un incremento nella quota della forza lavoro di circa 0,5)

La Figura rivela una grande massa di occupati (negli Stati Uniti) in professioni con prospettive di domanda altamente incerte (ossia, una probabilità di sperimentare un incremento nella quota della forza lavoro di circa 0,5)

Le competenze vincenti

«Le abilità che saranno con molta probabilità più richieste in futuro saranno quelle che implicano spiccate competenze e abilità interpersonali, cognitive e di sistema» sostengono i ricercatori. I nuovi lavoratori avranno bisogno di conoscenze più approfondite e ampie, di competenze sempre più specializzate. Fondamentale il ruolo della scuola, che dovrà fornire le «employability skills», le nuove competenze trasversali strategiche per un mondo del lavoro investito da un cambiamento continuo, tecnologico e organizzativo. Il fulcro della ricerca, condotto dai ricercatori Bakhshi, M. Downing, Osborne e Schneider e adattato per l’Italia da Paolo Magliocco, è stato quello di identificare, attraverso un metodo completo che tenesse conto di tutte le possibili variabili, le competenze, le abilità e le conoscenze probabilmente più richieste in futuro dal mercato del lavoro. «L’identificazione di “panieri” di competenze capacità e aree di conoscenza che, con la massima probabilità, saranno importanti in futuro, come pure degli investimenti in competenze che avranno il maggiore impatto sulla domanda occupazionale - scrivono - fornisce informazioni che educatori, aziende e governi possono usare per determinare le proprie strategie e guidare le azioni». Al sistema educativo, e in particolare alla scuola, la ricerca riconosce dunque un ruolo fondamentale nella preparazione di lavoratori in grado di muoversi attivamente nel mercato del lavoro: una buona formazione e il possesso di employability skills saranno indispensabili in ambito professionale.

 La distribuzione dell’attuale occupazione nel Regno Unito in base alla sua probabilità di futuro incremento della domanda.

La distribuzione dell’attuale occupazione nel Regno Unito in base alla sua probabilità di futuro incremento della domanda.

Chi sale e chi scende

I ricercatori ipotizzano che negli Stati Uniti caleranno, da qui al 2030, i mestieri a bassa o media specializzazione, a partire dalla produzione manifatturiera, occupazioni amministrative o di segreteria, alcune figure legate alle vendite. Andamenti eterogenei per attività artigianali ed edilizia. Buone prospettive di crescita per servizi che «non sono oggetto di scambi internazionali»: servizi di base, ristorazione o attività ricettive. «Occupazioni che non richiedono un’alta specializzazione, ma sono associate a prodotti differenziati, che i consumatori apprezzano sempre di più», scrivono i ricercatori. Previsti in crescita gli impieghi nel settore pubblico (istruzione e sanità in testa); per il settore dei servizi, le professioni connesse con le attività creative, il digitale, il design e la progettazione; l’architettura e le attività legate al settore green, che dovrebbero beneficiare della crescente urbanizzazione e del sempre più pronunciato interesse per la sostenibilità ambientale. In declino le professioni legate alle vendite, ad eccezione dei tecnici di vendita e degli agenti immobiliari. Le prospettive sono molto variabili per alcune categorie di «white collars»: analisti di gestione, specialisti della formazione e dello sviluppo, specialisti delle relazioni industriali in crescita: in declino gli specialisti finanziari, dato l’impatto che l’automazione avrà sulle attività cognitive avanzate, nonché sui ruoli di routine.

Gruppi professionali (negli Usa) con le maggiori probabilità di futuro incremento della domanda. Per queste professioni è indicata la frazione della loro attuale occupazione che ha una probabilità di veder crescere la domanda al di sopra del 50% e al di sopra del 70%.

Gruppi professionali (negli Usa) con le maggiori probabilità di futuro incremento della domanda. Per queste professioni è indicata la frazione della loro attuale occupazione che ha una probabilità di veder crescere la domanda al di sopra del 50% e al di sopra del 70%.

Cura della persona e sharing economy

Dallo studio risulta che le professioni legate all’istruzione e alla cura della persona aumenteranno, negli Stati Uniti; le professioni legate alla sanità sono però più basse di quanto suggerito da trend come quello dell’invecchiamento: «Il che - spiegano i ricercatori - riflette l’incertezza sulla traiettoria delle politiche pubbliche e della spesa sanitaria negli Usa». Il settore dell’edilizia, uno dei più grandi datori di lavoro, è favorito da diversi trend, dall’urbanizzazione, all’invecchiamento della popolazione, alla globalizzazione, e sarà un’importante bacino per lavori di media specializzazione in futuro. Prospettive variabili per professioni simili: sono destinati a crescere gli specialisti in operazioni commerciali (soprattutto analisti di gestione, specialisti di formazione e sviluppo, specialisti in relazioni industriali, esperti di logistica e programmatori di convegni ed eventi), mentre per altri gruppi, come gli specialisti finanziari, è previsto un calo. In crescita tecnici di vendita e agenti immobiliari, nonostante il previsto declino delle professioni legate alle vendite in generale. 
Il cambiamento tecnologico rimpiazzerà invece i lavori di routine. Salari in probabile caduta per lavoratori del commercio al dettaglio e assistenti nelle attività di intrattenimento, per via dell’espansione di beni e servizi forniti in forma digitale. La presenza delle professioni del settore trasporti può riflettere la convinzione che l’auto senza guidatore creerà problemi per la futura occupazione. La sharing economy farà crescere i lavori di installazione e riparazione, specialmente in settori come quello del trasporto, poiché le auto e altri mezzi saranno usati più intensivamente.

Gruppi professionali (Usa) con la più bassa probabilità di futuro incremento della domanda. Per queste professioni è indicata la frazione del loro attuale livello di occupazione che ha una probabilità di incremento della domanda al di sotto del 30% e al di sotto del 50%.

Gruppi professionali (Usa) con la più bassa probabilità di futuro incremento della domanda. Per queste professioni è indicata la frazione del loro attuale livello di occupazione che ha una probabilità di incremento della domanda al di sotto del 30% e al di sotto del 50%.

Cuochi, maestri e parrucchieri

Nel Regno Unito, nei settori dei servizi, dove si registra una bassa crescita della produttività, si prevede un incremento della forza lavoro per un aumento della domanda. Il settore pubblico è tra i pochi segmenti del mercato del lavoro che resistono in aree interessate dall’automazione. Le attività che non sono esposte al commercio internazionale sono previste in crescita: ristorazione, servizi di base, servizi collegati alle attività ricettive e al tempo libero, sport e fitness, installazione e riparazione di attrezzature elettriche ed elettroniche. Alcune di queste attività (ristorazione, attività ricettive e altri mestieri che offrono servizi di base) non richiedono grandi competenze, ma sono associati a prodotti differenziati che i consumatori apprezzano. Si segnala il ritorno dei mestieri artigianali, il rinnovamento di beni e servizi quali quelli prodotti dal parrucchiere, dalla torrefazione del caffè, dal macellaio, barista, falegname, ceramista e creatore di tessuti, che incorporano elementi di competenze tecniche a base artigianale considerate di qualità superiore – e conseguentemente più care – rispetto al passato. I lavoratori attingono anche da antiche tradizioni culturali ciò che rende un bene o un servizio «autentico» e sono in grado di comunicare questi valori di buon gusto ai consumatori. Il fenomeno del ritorno dell’artigianato è stato attribuito, in parte, alle preferenze di consumo dei «millennials». Si può spiegare in questo modo anche il trend positivo di professioni associate a sport, fitness e terapie della psiche. Presumibilmente, queste attività si inquadrano in una definizione più ampia di salute, in cui il benessere delle persone si basa sulla nutrizione corretta, sull’esercizio fisico e sulla salute mentale, piuttosto che sulla semplice risposta alla malattia tramite la somministrazione di cure drastiche e sporadiche. Le professioni legate all’ingegneria meccanica e alla progettazione, che coniugano digitale e creatività, generalmente presentano prospettive brillanti. Queste attività sono fortemente integrate con la tecnologia digitale; sono anche quelle in cui il Regno Unito gode di un vantaggio comparato e beneficiano di trend come l’urbanizzazione.

 Classi professionali, ossia occupazioni a tre cifre, con la maggiore probabilità di futuri incrementi della domanda nel Regno Unito - È indicata la frazione dell’attuale livello di occupazione delle professioni per la quale è probabile un incremento della domanda al di sopra del 70% e del 50%.

Classi professionali, ossia occupazioni a tre cifre, con la maggiore probabilità di futuri incrementi della domanda nel Regno Unito - È indicata la frazione dell’attuale livello di occupazione delle professioni per la quale è probabile un incremento della domanda al di sopra del 70% e del 50%.

Segretarie e commessi

In calo in gran Bretagna molte professioni legate alla produzione manifatturiera, per effetto delle innovazioni tecnologiche e della globalizzazione. In declino attività di carattere amministrativo e di segreteria e delle professioni legate alle vendite: l’innovazione tecnologica tende a rimpiazzare i lavori di routine. I lavori manuali ad alta qualificazione presentano un andamento più eterogeneo. Si prevede un declino della lavorazione dei metalli, nel tessile e nel settore dei mezzi di trasporto e, in una certa misura, del settore delle costruzioni e dell’edilizia; per contro, le attività di installazione e riparazione elettriche ed elettroniche, preparazione dei cibi, completamento e finitura degli edifici e altri mestieri qualificati (per esempio, produttori del vetro e della ceramica, decoratori e finitori) hanno prospettive molto migliori. Ciò suggerisce la probabilità che esistano aree di opportunità per i gruppi che si trovano in fondo alla scala delle competenze, a seconda delle scelte che saranno adottate.

 Classi di professioni con le più basse probabilità di futuro incremento della domanda

Classi di professioni con le più basse probabilità di futuro incremento della domanda

Le competenze del XXI secolo

Crescono di importanza, per adattarsi al mercato del lavoro che cambia, le competenze interpersonali. I risultati della ricerca, per quanto riguarda gli Stati Uniti, pongono anche l’accento sull’importanza di competenze cognitive di ordine superiore, come l’«originalità» e la «prontezza di idee». Anche le «strategie di apprendimento» e l’«apprendimento attivo» – la capacità degli studenti di porsi obiettivi, formulare quesiti rilevanti e ottenere feedback quando apprendono e applicano quella conoscenza in modo significativo in una varietà di contesti – hanno un ruolo di primo piano. «I progressi nello sviluppo di queste competenze all’interno del sistema educativo formale sono stati lenti perché è stato difficile capire come sorgono e si sviluppano nel corso del tempo e come si possono incorporare nel curriculum e nelle valutazioni formali», si legge nella ricerca. Ma gli insegnanti possono giocare un ruolo importante – sia nell’alzare le aspettative degli studenti, sia nel premiare il processo di apprendimento – per esempio, offrendo agli studenti l’opportunità di condividere i risultati del proprio lavoro con altri o di spiegare perché ciò che hanno appreso era importante per loro, «anche se - si legge - è improbabile che ciò sia sufficiente, in assenza di altre politiche, per promuovere l’eccellenza e l’equità nell’educazione». Fortemente associate con le professioni di cui ci sarà più bisogno, la «padronanza linguistica», «storia e archeologia», «amministrazione e gestione» e «biologia». Le abilità psicomotorie e fisiche sono invece associate a professioni in declino: sono incluse «destrezza nelle dita» e «destrezza nelle mani», che l’automazione renderà obsolete.

La relazione tra le competenze e la domanda futura negli Usa.

La relazione tra le competenze e la domanda futura negli Usa.