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progressi delle bambine nelle prove di matematica: con loro Italia sopra la media

Lo studio: risultati migliori alle elementari. Ma resta il divario Nord-Sud

09/12/2020
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Corriere della sera

Gianna Fregonara

B uone notizie per la matematica: almeno i bambini e le bambine delle elementari la imparano in modo soddisfacente. Anche se poi, alla fine delle scuole secondarie di primo grado, i risultati degli studenti italiani tendono ad appiattirsi appena al di sotto della media internazionale. Siamo lontanissimi dai genietti di Singapore, Hong Kong, Corea e Giappone, ben al di sotto dei giovani studenti finlandesi e inglesi, ad un passo dai tedeschi e ben sopra Spagna e Francia che conferma un problema grave con la matematica già alle elementari. È il quadro riportato dal rapporto Timss 2019 —Trends in International Mathematics and Science Study — l’indagine promossa dalla Iea (International association for the Evaluation of Educational Achievement) i cui risultati vengono diffusi ogni quattro anni. Si testano i bambini della quarta elementare e i ragazzi della terza media. Sono soprattutto le bambine italiane ad aver finalmente fatto la differenza. Da sempre svantaggiate nello studio delle materie scientifiche, nel 2019 hanno riportato risultati significativamente superiori alle aspettative, anche se ancora al di sotto di quelli dei loro compagni. Ma migliorando di 12 punti le loro risposte hanno trascinato in alto il punteggio italiano (515) ben al di sopra della media internazionale che è di 500 punti. «Sono i primi segnali che l’attenzione al problema che negli anni abbiamo segnalato sta funzionando», spiega il direttore Invalsi Roberto Ricci, mentre la presidente Annamaria Ajello invita le scuole a fare tesoro dei dati, specie dopo questi mesi di difficoltà dovute al Covid: «È prevedibile che la Dad della scorsa primavera abbia lasciato un danno — spiega — almeno così dicono le prime nostre rilevazioni. Ma Timss ci indica dov’eravamo e dove possiamo tornare».

Nel buon risultato — che non si conferma però alle medie dove l’Italia è ferma a 497 punti, tre più del 2015 — si nascondono però realtà diverse. I cosiddetti top performers, cioè gli studenti che hanno i risultati migliori sono solo il 4 per cento in Italia, mentre la media è del 7 per cento. Ad essere particolarmente carente nella preparazione dei nostri bambini è il ragionamento matematico (alle medie a salvare gli studenti sono algebra e geometria). Non solo, pur essendo l’Italia il Paese che è migliorato di più in vent’anni, resta incolmabile la differenza territoriale: Nord e centro Italia sono oltre 520 punti, mentre Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono al di sotto della media a 498 punti già alle elementari. Per le scienze il Timss indica che alle elementari gli studenti italiani sono peggiorati, perdendo punti soprattutto per quanto riguarda le domande di fisica e di chimica.