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Prof precari, il concorso dopo l’estate: non sarà più a crocette ma con una prova scritta

Dopo mesi di scontro crescente tra Azzolina con M5S e Pd e Leu, interviene il premier. In settimana si vota la fiducia sul provvedimento che contiene anche le norme per la Maturità 2020

25/05/2020
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Corriere della sera

Gianna Fregonara

Il lodo del premier Conte per mettere d’accordo la maggioranza è il rinvio. Il concorso straordinario per assumere 32 mila precari non si farà più in estate. E non sarà una prova a crocette, ma uno scritto vero e proprio, come nei concorsi ordinari. Con questa mediazione il premier chiude lo scontro, che durava da mesi, e che nelle ultime ore si era trasformato in un muro contro muro tra la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e i Cinquestelle da una parte e Pd con Leu dall’altra. Lo fa in extremis, alle 23 dell’ultimo giorno utile prima di annunciare il voto di fiducia sul provvedimento che contiene anche le regole per la maturità che comincia tra meno di un mese, il 17 giugno.

Il vertice

Conte ieri sera aveva al suo fianco la ministra Azzolina al tavolo di Palazzo Chigi, quando si è collegato con i sottosegretari Anna Ascani (Pd) e Peppe De Cristofaro (Leu), il ministro Roberto Speranza e i capigruppo di Iv Davide Faraone e del Pd al Senato Andrea Marcucci. Alla fine sono soddisfatti tutti: il premier Conte che dichiara che così «combattiamo il precariato senza rinunciare alla meritocrazia». Pd e Leu che vedono scomparire la prova a crocette durante l’estate. «Ha vinto il buon senso - commentano la viceministra Anna Ascani, il capogruppo Andrea Marcucci e Nicola Oddati del Pd - Non abbiamo mai sostenuto che si potesse entrare a scuola senza selezione: avevamo accettato le crocette perché consentivano di procedere più rapidamente ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola ed è stato giusto un ripensamento complessivo». E aggiungono alcuni dettagli del testo che verrà inserito del decreto scuola già domani: «Si valuteranno titoli, servizio e l’esito della prova». «E’ un buon passo nella giusta direzione», spiega il sottosegretario Peppe De Cristofaro (Leu), che era stato in prima linea per l’abolizione della prova a crocette e che ora probabilmente intravvede spazi per altri ritocchi. Intanto a settembre si assumerà dalle graduatorie dei supplenti, il cui numero aumenterà ancora, e, dopo la prova scritta che non si sa quando sarà, coloro che l’avranno passata vedranno trasformato il loro contratto e diventeranno di ruolo.

Azzolina soddisfatta

E’ sollevata la ministra Azzolina che spiega che «la proposta del presidente del consiglio conferma il concorso come percorso per il reclutamento dei docenti». Certo, il prezzo da pagare per mettere tutti d’accordo è un altro rinvio del concorso, atteso da due anni e già più volte rimandato. Era stato questo il motivo per cui, dei quattro concorsi banditi lo scorso aprile per l’assunzione di circa 80 mila insegnanti, questo riservato ai precari con almeno tre anni di anzianità, era l’unico che Azzolina voleva far svolgere comunque prima di settembre: gli altri sono sospesi a causa dell’emergenza.

La fiducia

Il muro contro muro ormai più che sul merito era diventato politico, con impuntature di principio che non hanno permesso per settimane di fare alcun passo avanti. Martedì o al più tardi mercoledì il testo sarà in aula, con la fiducia, e poi passerà alla Camera: il testo — con la mediazione — è blindato.


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