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Più spazi per le aule, Comuni e Province scrivono all'Azzolina: "Servono più soldi"

Aumentare le risorse per il fondo emergenze, per affitti, noleggi o acquisti di nuovi spazi da adibire ad aule didattiche

30/08/2020
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la Repubblica

Aumentare le risorse per il fondo emergenze, per affitti, noleggi o acquisti di nuovi spazi da adibire ad aule didattiche. E' quanto hanno chiesto - secondo quanto rivela l'Adnkronos - il presidente di Anci, Antonio Decaro, e il presidente di Upi, Michele De Pascale, in una lettera inviata al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina dove spiegano che, secondo i calcoli degli enti locali, i fabbisogni espressi ammontano a circa a "300 milioni di euro". Tra le altre richieste anche l'"assoluta urgenza per i Comuni di poter disporre della possibilità di utilizzare i contratti a tempo determinato in deroga ai vincoli attualmente vigenti con riferimento al tetto della spesa sostenuta nel 2009"."Gentile ministra, come le è noto, Anci ed Upi, hanno, da subito, collaborato per raggiungere l'obiettivo prioritario condiviso, cioè quello di consentire il rientro dei nostri bambini e ragazzi a scuola in condizioni di sicurezza - sottolineano Decaro e De Pascale nella lettera - Lo abbiamo fatto sensibilizzando gli enti locali ad attivare tutte le possibili soluzioni proposte dal ministero in vista della riapertura delle scuole, conformandosi alle linee guida contenute nel piano scuola 2020/2021. Abbiamo da mesi avanzato proposte chiare su due aspetti fondamentali: risorse finanziarie e risorse umane".

"Da ultimo, gli enti locali, pur con tutte le ben note difficoltà, hanno risposto agli Avvisi relativi alle risorse per edilizia leggera, al fondo emergenze e a quelle per affitti, noleggi o acquisti di nuovi spazi da adibire ad aule didattiche - continuano - Al fine di concretizzare gli sforzi comuni e di poter realizzare, in tempo utile, le opzioni scelte in merito all'utilizzo di ulteriori spazi, necessari per rispettare il distanziamento previsto dal Piano scuola, siamo a chiederle di integrare, laddove necessario, come sembrerebbe dalla rilevazione dei dati, il fondo disponibile".Le chiediamo ciò, anche per non vanificare gli sforzi fatti, al contempo, le chiediamo di attivare, nel più breve tempo possibile, le procedure di emanazione del decreto di riparto - proseguono i rappresentanti di Anci e Upi rivolgendosi al ministro - Se i fabbisogni espressi ammontassero a circa a 300 milioni di euro, come a noi risulta, e se i dati in possesso del suo ministero dovessero confermare tale previsione, le rappresentiamo nuovamente l'esigenza di procedere al soddisfacimento integrale delle richieste avanzate da Comuni, dalle Città metropolitane e dalle Province, con l'incremento delle ulteriori risorse".

"Inoltre, in tale contesto sarebbe molto utile semplificare il regime autorizzatorio delle sedi provvisorie - continuano nella lettera - In ultimo, ribadiamo l'assoluta urgenza per i Comuni di poter disporre della possibilità di utilizzare i contratti a tempo determinato, in deroga ai vincoli attualmente vigenti con riferimento al tetto della spesa sostenuta nel 2009. Certi che comprenderà le ragioni di queste nostre richieste, la ringraziamo per la cortese e attenta disponibilità".


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