Più scienze sociali ed arti (anche per i manager)
La London School of Economics lancia un importante messaggio alle Università di tutto il mondo
di Vincenzo Trione
La London School of Economics lancia un importante messaggio alle Università di tutto il mondo. Da molti anni, le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) hanno assunto una sempre più forte centralità rispetto a quelle umanistiche. Che, progressivamente, sono state marginalizzate nei programmi scolastici e universitari e nei piani della ricerca. Occorre invertire questa tendenza e ripensare alcuni paradigmi consolidati, secondo la prestigiosa istituzione inglese, che ha coniato un acronimo (SHAPE): ovvero, scienze sociali e umane e arti per le persone e l’economia.
Nella formazione delle classi dirigenti di domani, bisogna assegnare un diverso rilievo a sociologia, antropologia, filosofia, letteratura e storia dell’arte. Campi di studio che non devono solo essere difesi, ma vanno rilanciati: nella prospettiva di una radicale riarticolazione della mappa della cultura contemporanea. Si tratta di saperi insostituibili, necessari: mai come nella nostra epoca. Perché aiutano a far affiorare corrispondenze segrete tra territori della conoscenza non contigui; inoltre, non si limitano a registrare l’esistente né ci portano ad aderire a certi ideali aziendalistici improntati a un’effimera efficienza, ma ci permettono di interpretare criticamente i conflitti sottesi al nostro mondo. E ancora: svelano le radici di alcuni fenomeni attuali. Infine, possono farci immaginare una diversa disposizione delle cose e vie nuove da percorrere, conducendoci sulla soglia tra il presente e il possibile.
L’auspicio della LSE è che finalmente si superi l’oramai anacronistico conflitto tra humanities e technologies. Che, nell’immediato futuro, dovranno ridefinire i propri statuti, rafforzarsi a vicenda, dialogare, confrontarsi: senza più sfidarsi. Raffermando così la perenne attualità della grande lezione dell’Umanesimo, primo e ambizioso tentativo per combinare le arti e le scienze: le humanities e le technologies, appunto.
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