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Pioggia di fondi per la ricerca priva di risvolti commerciali

Per gli altri settori, credito di imposta del 20%

25/05/2021
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Nasce il Fondo ricerca per l'Italia con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2021 e 150 milioni per i prossimi anni a partire dal 2022. A stabilirlo il decreto Sostegni bis, che prevede anche misure straordinarie a favore degli studenti e del sistema della formazione superiore e della ricerca. «Per promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale», dunque, è istituito un apposito fondo. Un apposito decreto del ministro dell'università e della ricerca, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Sostegni bis, sono stabiliti i criteri e le modalità per l'assegnazione delle risorse. Le procedure, precisa la legge, saranno ispirate «i parametri parametri dello European Research Council (Erc), con particolare riferimento alle tipologie denominate “Starting Grant” e “Advanced Grant”». La certezza delle risorse e la loro continuità nel tempo, dice la ministra dell'università e della ricerca Maria Cristina Messa, «sono fondamentali per programmare e compiere scelte strategiche, così come indispensabile per garantire che i fondi siano spesi nel miglior modo possibile è prevedere un sistema di valutazione all'altezza della situazione».

Le risorse sono destinate alla ricerca di base, cioè a quei lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze e previsioni scientifiche, senza che siano previste applicazioni e utilizzazioni commerciali dirette. Progetti utili anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi quadro dell'Unione europea Nuove risorse alla ricerca applicata e allo sviluppo sperimentale arriveranno, invece, per attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, attraverso un credito d'imposta nella misura del 20% dei costi sostenuti dal 1 giungo 2021 al 31 dicembre 2030, con l'impegno del beneficiario a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo. Nel decreto Sostegni bis, infine, è istituito un altro fondo da 50 milioni di euro. Per «favorire», si legge nel testo del provvedimento, «l'attività di orientamento e tutorato a beneficio degli studenti che necessitano di azioni specifiche per promuoverne l'accesso ai corsi della formazione superiore, nonché di azioni di recupero e inclusione». Criteri di riparto e di utilizzo delle risorse saranno individuati con un apposito decreto ministeriale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge.