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Piano della ricerca Italia 4.0: le università del Nord-Est si alleano

Padova, Venezia, Verona, Trento, Bolzano, Trieste e Udine per il primo "competence center". "Non siamo più il paese dei campanili"

03/10/2016
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la Repubblica

Corrado Zunino

Il Piano Calenda, 26 miliardi tra finanziamenti e soprattutto incentivi su un progetto nazionale - Italia 4.0 - di industria e università di eccellenza per una ricerca e una produzione politecnica di alta qualità e profonda innovazione, si allarga e trova nel Nord-Est il primo approdo con la firma di un protocollo per la nascita del primo "competence center".

Grazie all'accordo firmato a Padova, in Aula magna, sono nove gli atenei triveneti consorziati. Il capofila Padova, quindi i veneziani Ca' Foscari e Iuav, l'Università di Verona e, ancora, nel Trentino Alto Adige, Trento e Bolzano, e, in Friuli Venezia Giulia, Udine, Trieste e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (ancora a Trieste).
          
L'Università di Padova, per dimensioni, può essere considerata la capofila del progetto mentre Ca' Foscari offrirà il primo insediamento nel Parco scientifico e tecnologico Vega di Porto Marghera, a Venezia: diventerà un incubatore per lo sviluppo digitale integrato, la creazione di big data analitici, l'innovazione per i beni culturali e ambientali. Successivamente, altri poli infrastrutturali si svilupperanno a Padova e a Verona.

Il progetto nazionale si sta allargando, dicevamo. Solo con il Nord-Est si raggiungono nove tra università e scuole speciali, ma faranno via via parte di Industria 4.0 - che già nel 2017 prevede investimenti per dieci miliardi - i Politecnici di Milano e Torino, la Scuola speciale Sant'Anna di Pisa, l'Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari. E' probabile che in altre aree - Milano, la Toscana e la Puglia, per esempio - avvengano nuove aggregazioni.
 
"Non siamo più la terra dei campanili", ha detto il rettore di Padova, Rosario Rizzuto, riferendosi all'alleanza nel Nord-Est: "La competenza va cercata dove c'è, noi offriamo le nostre specificità in Ingegneria e, in generale, nella ricerca di base. Questo spirito di collaborazione e competizione fra i centri di competenze è elemento fondamentale". Michele Bugliesi, rettore di Ca' Foscari: "Nel Parco scientifico di Porto Marghera possiamo metterci subito al lavoro per declinare operativamente obiettivi e strategie, la collaborazione tra atenei e imprese è un passo concreto per il rilancio del sistema imprenditoriale del Veneto". Alberto Ferlenga, che guida l'Università Iuav di Venezia: "Porteremo le nostre specificità, Design e Moda". Nicola Sartor, rettore dell'Università di Verona: "Siamo stati inseriti in un programma nazionale che ci vedeva inizialmente esclusi. La presenza diffusa di piccole e medie imprese è terreno fertile per l'innovazione e la ricerca, Verona ha eccellenti competenze nell'informatica e nelle biotecnologie agroalimentari


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