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Per il 25% dei disabili niente lezioni in dad e postazioni fantasma `

Sono loro che hanno subito i problemi peggiori con le lezioni online

10/12/2020
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Il Messaggero

Sono loro che hanno subito i problemi peggiori con le lezioni online: gli studenti disabili. Quei ragazzi che, più di altri, andrebbero sostenuti nel loro percorso. E invece con la didattica a distanza sono stati esclusi da qualunque forma di apprendimento. 
MACCHIA DI LEOPARDOI disagi sono emersi a macchia di leopardo ma leggerli ora, nero su bianco tra i dati Istat, fa impressione: sono infatti circa 70mila gli alunni che non hanno potuto fare lezione per mesi. Vale a dire il 23% del totale dei ragazzi con disabilità, iscritti ad un percorso di studi: praticamente uno su 4. A rivelarlo è il Rapporto Istat L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità per l'anno scolastico 2019-2020, in cui si mette in luce un altro aspetto allarmante: il dato nazionale, pari al 23%, aumenta decisamente nelle regioni del Sud dove si arriva al 29% di esclusione dagli studi. Lì dove le famiglie sono più in difficoltà, quindi, la scuola non arriva. 
I DATIGli studenti con disabilità, oggi, sono circa 300mila, pari al 3,5% del totale degli iscritti nella scuola italiana. Per loro sono riservati dei percorsi individuali, scritti in base alle necessità e condivisi con il corpo docente. Si va avanti con progetti ad hoc e una sinergia con la parte medica e con quella famigliare. Un percorso avviato e ormai in crescita, tanto che l'inclusione negli ultimi anni è andata aumentando, visto che lo scorso anno le classi italiane erano frequentate da oltre 13 mila ragazzi disabili in più rispetto all'anno precedente. Con un incremento percentuale, ormai costante negli anni, del 6%. Peccato che il Covid abbia messo in crisi tutto: davanti ad un computer, infatti, il sostegno viene meno. Accade troppo spesso: è stato così, da aprile a giugno, per un ragazzo su 4 se non addirittura per uno su tre, nelle scuole del Meridione. 
PATOLOGIEI motivi sono tanti e riguardano tutti gli aspetti della vita del ragazzo diversamente abile, a 360 gradi: si va dalla gravità della patologia, alla mancanza di collaborazione da parte dei familiari visto che non tutti i genitori sono in grado o hanno la possibilità di seguire le lezioni online del figlio. E questo vale per tutti. Ad incidere sull'esclusione dalla didattica online per i ragazzi disabili ci sono anche il disagio socio-economico della famiglia, la mancanza di strumenti tecnologici e di ausili didattici specifici. Un'impreparazione che di fatto, per mesi, ha lasciato in un angolo 70mila studenti e nell'angoscia le loro famiglie. 
Dal report emergono anche altre disfunzioni del sistema scolastico: le stesse scuole infatti risultano carenti anche sul piano informatico: in Italia infatti circa un istituto su 4 non ha una postazioni informatica adattata alle esigenze degli alunni con disabilità. E anche in questo caso la dotazione migliore si trova nelle regioni settentrionali, tra cui spiccano la Valle d'Aosta e l'Emilia Romagna, e precipita al Sud e nelle Isole, ultima la Sardegna. In affanno anche il personale: sta crescendo il numero degli insegnanti impegnati nel sostegno ma il 37% non ha una formazione specifica. Allo stesso modo è molto carente anche la disponibilità di ausili per gli alunni con disabilità e risulta inoltre scarsa l'accessibilità per gli alunni con disabilità motoria: solo il 32% delle scuole ha abbattuto le barriere architettoniche. In quasi 7 edifici su 10, quindi, i ragazzi vivono difficoltà quotidiane per entrare a scuola o per andare in bagno. 
Lorena Loiacono 


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