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Pantaleo (Flc Cgil): Ancora una volta l’anno scolastico parte male

“Se la scuola è vera priorità il governo abbandoni atteggiamento di rinvio e delle tre carte”

31/08/2014
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 - fonte ilVelino/AGV NEWS

Davvero ci sarebbe poco da scherzare dopo i nuovi dati sull’economia resi noti dall’Istat in questi giorni. Non solo la deflazione ormai accertata dopo ben 55 anni, la disoccupazione sale al 12,6%, il Pil resta negativo. L’indice di fiducia dei consumatori resta negativo così come quello degli imprenditori. “Una situazione drammatica” afferma Squinzi, il presidente di Confindustria. Il presidente del Consiglio aveva annunciato con grande clamore la riunione del Consiglio dei ministri, che, aveva detto, "vi stupirà" in particolare per quanto riguarda la riforma della scuola con la gridata assunzione di 100 mila precari. Rimandata questa riforma, si è arrivati alla riunione del Consiglio dei ministri in un clima di confronto anche aspro fra le forze politiche che sostengono la maggioranza. A complicare la situazione ci si è messo anche l’Economist con una copertina in cui si vede una barca di carta, quella dell’euro che affonda sulla quale hanno preso posto Francois Hollande, Angela Merkel, Mario Draghi e Matteo Renzi che si mangia un gelato mentre il presidente della Bce tenta di svuotare l’acqua dall’imbarcazione. Renzi non l’ha presa bene e per risposta si è presentato nel cortile di Palazzo Chigi con il carrettino del gelato offrendolo a ministri e giornalisti. “Agli amici dell’Economist – ha detto - vorrei dire che quello vero è artigianale”. Il gelato piace anche a Domenico Pantaleo, segretario generale della Federazione dei lavoratori della Conoscenza Cgil, ma, dice, “non è tempo di scherzare. Il complesso dei provvedimenti messi a punto dal Consiglio dei ministri, sia per quanto riguarda lo Sblocca Italia e anche per quanto riguarda la giustizia ancora ci sono mole cose da chiarire, precisare ma per quanto se ne sa non sembra che siano all’altezza della situazione”.

“Su una cosa - riprende Pantaleo - la certezza c’è, la mancata presentazione della riforma della scuola che viene rinviata, si dice, per non ingolfare il Parlamento. È sconcertante che il Governo rinvii gli interventi sulla scuola dopo aver riempito per giorni le pagine dei giornali di annunci ad effetto. Se la scuola è una vera priorità per il Governo esso deve abbandonare ogni atteggiamento di rinvio e del gioco delle tre carte sugli investimenti. Servono prioritariamente risorse aggiuntive perché la scuola è in piena emergenza e non può più attendere. Il ministro Giannini farebbe bene a garantire alla scuola pubblica le condizioni necessarie a migliorare la qualità formativa piuttosto che porre continuamente il tema del finanziamento alle scuole paritarie”. “L'anno scolastico, infatti, ancora una volta, si aprirà molto male: mancanza di finanziamenti per le autonomie scolastiche, non rinnovo del contratto nazionale, mancata soluzione di quota 96, crescenti molestie burocratiche. A questo aggiungiamo le difficoltà a garantire un efficace governo del sistema d'istruzione e formazione per effetto della confusione di competenze e funzioni tra Miur, Funzione pubblica e Mef”. E arriviamo al problema del precariato, quello sul quale Renzi aveva annunciato le assunzioni. “Questione irrisolta - afferma il segretario generale della Flc Cgil - bisogna coprire tutti i posti vacanti e disponibili, per docenti e personale ATA, aumentando gli organici a partire dal sud”. Poi sottolinea che rispetto alla politiche del passato, “fallimentari”- dice- non abbiamo visto alcun segno di discontinuità”.

Oltre alle critiche, allo “stupore” per il rinvio della riforma, cosa propone il sindacato? Pantaleo risponde al VELINO: “Abbiamo tenuto un “cantiere”, una discussione a tutto tondo con i lavoratori della scuola, cercando di individuare un quadro d’insieme, linee di un progetto organico di riforma. Si riassumono così: avviare subito le trattative contrattuali ferme dal 2007, garantire gli scatti di anzianità, investire per un importo pari alla media dei Paesi Ocse, ripristinare il potere d’acquisto dei lavoratori e valorizzarne la professionalità, riordinare la didattica in senso laboratoriale e per competenze, stabilizzare tutto il personale, varare l’organico funzionale, promuovere un grande processo di formazione iniziale e in servizio, rafforzare democrazia e partecipazione negli organi di governo della scuola. “E su questo progetto – prosegue - vogliamo promuovere un grande dibattito nelle scuole e nel Paese, non essendo sufficienti né gli annunci né le consultazioni online”. “Non c’è più tempo da perdere – conclude Pantaleo - e per queste ragioni, a partire dai primi giorni di scuola, attiveremo iniziative di confronto e di mobilitazione in tutti i territori. Renzi dica con trasparenza quali sono gli interventi che intende mettere in cantiere e con quali certezze in termini di risorse”.


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