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Organico, battaglia alla camera

Il Miur deve dimostrare che 400 mln fanno 25 mila posti

02/11/2016
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Nello scambio di missive e interlocuzioni tra ministero dell'economia e istruzione, la partita era quattro a uno: per i tecnici del dicastero guidato da Pier Carlo Padoan, una cattedra di organico di fatto trasformata in diritto costa allo stato 44 mila euro l'anno. Per viale Trastevere, invece, il costo è di 10 mila euro. Partendo dal presupposto, hanno ribadito i vertici del ministero di Stefania Giannini, che per quelle cattedre ad oggi lo stato paga già uno stipendio ogni anno, salvo luglio e agosto.

Differenze di vedute che hanno portato a non far passare, nel testo della legge di Bilancio 2017, la norma iniziale della Giannini che parlava della piena trasformazione dell'organico di fatto in diritto: stabilizzazione di 25 mila cattedre, tutte quelle che, comprese il sostegno, vengono costituite ogni settembre per rispondere alle esigenze strutturali delle scuole per poi, a fine lezioni, essere cancellate. Cattedre sulle quali, fin quando staranno nel fatto, non sarà possibile fare assunzioni a tempo indeterminato e neppure trasferimenti.

Il testo trasmesso alla camera all'articolo 52 stanzia 140 milioni di euro per il 2017 e 400 milioni a partire dal 2018. Per la Giannini, bastano a creare 25 mila posti fissi, appunto. Per il Mef 11 mila e basta.

La battaglia ora si sposta in parlamento. Due i fronti: un pressing sul ministero dei rapporti per il parlamento per introdurre, in sede emendativa, un correttivo che autorizzi la piena trasformazione dell'organico di fatto in diritto. E contemporaneamente un pressing sui partiti di maggioranza perché sposino e sostengano un emendamento ad hoc per allargare la platea.

La relazione tecnica all'articolo 53, che si pubblica, precisa che i nuovi posti che si creeranno con il fondo andrano a incrementare l'organico dell'autonomia, «in misura corrispondente a una quota di posti derivanti, in applicazione dei vigenti ordinamenti didattici e quadri orari, dall'accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili fino a formare una cattedra o un posto intero, anche costituiti tra più scuole». I posti saranno determinati altresì «tenuto conto della spesa annuale di personale, delle progressioni economiche di carriera, nonché degli arretrati e delle ricostruzioni di carriera». La partita inizia.