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Ok ai manuali digitali e fai-da-te

La circolare del ministero dell’Istruzione dà la facoltà ai presidi di adottare libri autoprodotti su carta o web

10/04/2014
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Corriere della sera

Libri scolastici? No grazie. Gli insegnanti italiani potrebbero anche decidere di non utilizzarli affatto per il prossimo anno scolastico. Lo consente la circolare ministeriale inviata oggi ai presidi dove un «può» al posto di «deve» apre la porta a una piccola rivoluzione. Per quanto riguarda la scelta dei testi scolastici si legge, infatti, che il collegio dei docenti «può» adottare libri di testo ovvero strumenti alternativi, dai testi digitali al fai da te. Una possibilità che rende appunto facoltativo il ricorso ai libri e offre ampio spazio a quelle produzioni in proprio di materiale didattico che diversi istituti hanno già sperimentato negli anni passati. Non solo. Viene abolito il vincolo pluriennale di adozione dei testi scolastici - 5 anni per la Primaria e 6 anni per la Secondaria di primo e secondo grado - nonché il vincolo quinquennale di immodificabilità dei contenuti dei testi. Una scelta che, nelle intenzioni di viale Trastevere, dovrebbe favorire l’adozione di libri nelle versioni digitali o miste e permettere di contenere i costi a carico delle famiglie. «Per promuovere lo sviluppo della cultura digitale e l’alfabetizzazione informatica, sono definite politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali, anche tramite la definizione di nuove generazioni di testi scolastici, nonché attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica», si legge esplicitamente nella circolare.

I libri autoprodotti

Non a caso è previsto che il tetto di spesa previsto per le classi prime delle Medie e per le classi prime e terze delle Superiori venga ridotto del 10% se tutti i testi di nuova adozione sono realizzati nella versione mista, «cartacea e digitale», e del 30% se realizzati in versione totalmente digitale. C’è sempre il rischio, tuttavia, che l’abolizione del vincolo si traduca in un massiccio ricorso a nuove adozioni tout court. Per quanto riguarda il «fai da te», la circolare messa a punto dal ministero per guidare dirigenti e insegnanti fra le novità che entrano in vigore dal prossimo anno scolastico, dispone che, purché in coerenza con i limiti di spesa stabiliti per legge e con i programmi in vigore, le scuole potranno predisporre in proprio materiale didattico digitale da utilizzare al posto degli abituali libri di testo. Per poter supportare il loro lavoro entro la fine dell’anno scolastico in corso il Ministero predisporrà apposite linee guida. Nel corso del prossimo anno scolastico, poi, i contenuti prodotti dagli istituti saranno acquisiti dallo stesso Miur che li renderà disponibili a tutte le scuole italiane. Insomma, l’intento - spiegano a viale Trastevere - è quello di offrire alle scuole molto più margine di movimento rispetto al passato, «coinvolgendo insegnanti e dirigenti in un’opera collettiva di elaborazione di strumenti per la didattica che avrà la scuola stessa come protagonista». Con buona pace degli editori. Infine, per i testi consigliati scatta un paletto preciso: potranno essere inseriti in lista solo se monografici o di approfondimento delle discipline di riferimento.


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