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Nuove materie, non nuovi orari

Le scuole potranno attivarle nella fascia di autonomia

10/03/2015
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Il ministero dell'istruzione elaborerà linee guida per curriculo nazionale delle nuove discipline che la riforma La Buona Scuola introdurrà dalla primaria alle superiori. Le singole scuole costruiranno un proprio curriculo per ciascuna materia, ampliando così la propria offerta formativa e attingendo i docenti dall'organico funzionale a disposizione dell'istituto o di reti di scuole. Intervenendo alla conferenza su «Scuola e cultura economica», promossa venerdì a Roma dall'Aeee Italia (associazione europea per l'educazione economica) in collaborazione con il Miur, il direttore generale del ministero Carmela Palumbo spiega come si tradurranno nella pratica le nuove materie previste nel disegno di legge La Buona Scuola. Parlando dell'introduzione di diritto nel primo biennio ed economia nel secondo biennio nei percorsi di scuola superiore dove le due discipline mancano, Palumbo sottolinea che saranno «vere discipline» insegnate da docenti abilitati a questi insegnamenti, ma che non si prevede la «costruzione di quadri orari rigidi», non si aggiungeranno cioè ore di queste materie. Ma saranno le singole scuole che le introdurranno «nell'ambito dell'ampliamento della propria offerta formativa secondo l'autonomia finanziaria della scuola» ricorrendo al 20% di flessibilità che l'autonomia gli consente, tendo conto dei diversi percorsi, bienni, carichi orari. «L'idea – precisa – è dare risorse alle scuole e chiedere loro di elaborare un proprio curricolo di scuola inserendo queste discipline. Il Miur darà indicazioni nazionali o linee guida per costruire il curricolo nazionale delle discipline tenendo conto dei diversi profili in uscita, dei percorsi di studi».

Linee guida che Palumbo ritiene necessarie siano inserite nel testo del Ddl accanto all'introduzione delle nuove materie. «Altrimenti – precisa – non possiamo parlare di discipline, ad esempio, per economia o diritto, ma di educazione al diritto e all'economia affidate solo all'autonomia delle scuole». Per costruire il curricolo nazionale e il profilo in uscita del diplomato in queste discipline un contributo importante arriverà dalle associazioni, le fondazioni, gli esperti del settore. Indicazioni sull'introduzione delle nuove materie che riguardano non solo economia e diritto, ma anche tutte le altre previste dalla riforma: musica ed educazione fisica alla primaria, inglese ed educazione alla cittadinanza nel primo ciclo, arte ed arte e territorio alle superiori e, in tutte le scuole, le attività didattiche e formative di coding, educazione ai media, artigianato digitale


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