Nuova maturità, voti bassi ma aumentano i 100 e lode

Tutti promossi alla maturità, o quasi. Ma i voti del diploma quest'anno sono mediamente più bassi. Ad eccezione della lode che, rispetto al 2018, ha reso felice un maggior numero di studenti. È quanto emerge dai dati pubblicati dal ministero dell'istruzione sugli esiti dell'esame di Stato appena concluso. Le tre buste all'orale e gli scritti multidisciplinari che, per la prima volta, hanno portato alla maturità una prova con greco e latino insieme o con matematica e fisica nello stesso scritto hanno provocato, in realtà, più ansie che bocciati. Anzi, il quadro generale racconta un esame largo di manica più o meno come un anno fa, quando i promossi erano comunque tanti. 
I ragazzi che a settembre inizieranno l'ultimo anno delle superiori possono quindi tirare un sospiro di sollievo, il nuovo esame di Stato non deve spaventare, e la statistica dice che accedere all'ultimo anno delle superiori significa, nella stragrande maggioranza dei casi, avere già il diploma in tasca. Quest'anno infatti è stato promosso il 99,7% dei candidati contro il 99,6% del 2018. E anche l'ammissione all'esame non rappresenta un problema, l'anno scorsi erano stati ammessi il 96% degli studenti quest'anno il 96,1%, a dimostrazione del fatto che la valutazione differente dei crediti rispetto al passato non ha comunque inasprito l'esame. Insomma sono pochissimi i ragazzi che, tra un anno, dovranno ripetere la maturità. 
La differenza con il passato si è vista soprattutto nei voti che, contrariamente con quanto accaduto per le promozioni, sono in calo. Il peggioramento si nota nelle fasce intermedie. Sono diminuiti infatti gli studenti che hanno conseguito un voto superiore a 70/100: sono il 61,7%, rispetto al 64,5% del 2018. Sono contemporaneamente aumentati i ragazzi con un voto superiore a 91, ma questo non basta ad alzare la media complessiva. In crescita invece i diplomati con voti medio bassi, sotto al 70, pari al 38,3% rispetto al 35,5% dello scorso anno. Se la fascia media registra un abbassamento dei voti, le due estremità sembrano andare contro tendenza: i 60 sono in calo, scendendo dal 7,8 al 6,4%, mentre le lodi aumentano visto che lo scorso anno erano l'1,3% e quest'anno l'1,6%, passando da 6004 a 7365 diplomati con lode. Per loro si aprono le porte delle agevolazioni nelle iscrizioni universitarie, spesso arriva l'esenzione dalle tasse, ed è previsto un premio ministeriale in soldi la cui cifra viene decisa di anno in anno in base alle disponibilità ma anche al numero di ragazzi da premiare. Il premio nel 2007, anno in cui venne istituito, ammontava a 1000 euro, lo scorso anno a 300. Quest'anno l'assegno sarà quindi, inevitabilmente, inferiore, visto che il fondo complessivo andrà diviso tra più studenti con lode.
Su questo punto torna evidente la differenza territoriale dei voti: al Sud, così come in passato, si registra il maggior numero di lodi. Fino allo scorso anno la capofila era la Puglia, ora scesa al secondo posto dopo la Calabria per numero di lodi ma sempre prima in termini percentuali. Tra le prime regioni con lode spiccano anche Umbria e Marche, Campania e Sicilia. Anche i 100 spopolano, in termini percentuali, in Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. Ad aver ottenuto invece il minor numero di 100 sono le regioni del Nord come Piemonte, Lombardia, veneto e Friuli Venezia Giulia. 
GLI INDIRIZZIConfermata anche nella nuova maturità la mappa degli indirizzi con il maggior numero di 100 e 100 e lode: i licei. Mentre tecnici e professionali incassano la percentuale maggiore di 60 e di voti comunque inferiori al 70. Anche tra i licei esiste il primo della classe ed è il liceo classico che ottiene la maggiore percentuale di 100 e 100 e lode, oltre ad aggiudicarsi la maggiore quota di voti dall'81 in su. I liceali con i voti più bassi? Sono quelli del liceo scientifico indirizzo sportivo. 
Lorena Loiacono