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Mobilità, si tratta sui licei musicali

Previsto un tavolo a parte sui trasferimenti dei docenti. si parte oggi

15/03/2016
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ItaliaOggi

CArlo Forte

È previsto per oggi, 15 marzo, l'avvio delle trattative per la stipula della sequenza contrattuale sulla mobilità nei licei musicali e coreutici.

Sindacati e amministrazione hanno ritenuto di dedicare un tavolo a parte per regolare i trasferimenti e i passaggi verso questi istituti. Anche perché, fino a qualche tempo fa, non erano state ancora istituite le classi di concorso delle discipline di indirizzo.

Ed è proprio intorno a queste classi che bisognerà ragionare, per tentare di sciogliere i molti nodi che, attualmente, impediscono di giungere rapidamente a una soluzione. Tanto più che, ad oggi, non esistono docenti abilitati in queste discipline. E dunque, la mobilità professionale, se venissero applicate le vecchie regole, risulterebbe impossibile.

Per consentire di bypassare questo vincolo, nelle more dell'istituzione e dello svolgimento dei percorsi abilitanti in queste nuove classi di concorso, il legislatore ha previsto una norma transitoria. Che è stata inserita nel regolamento sulle nuove classi di concorso, emanato il 14 febbraio scorso con il decreto del presidente della repubblica n.19.

Per effetto di questa disposizione, fino a quando non entreranno a regime gli specifici percorsi abilitanti e, comunque, non oltre, l'anno accademico 2018/2019, l'abilitazione nelle classi di concorso A031, A032 e A077 sarà considerata valida anche ai fini dei passaggi di cattedra e di ruolo sullo strumento musicale nei licei musicali.

A patto che l'interessato possieda almeno un diploma di scuola superiore e il diploma dello strumento specifico. Per esempio, il docente di musica, di ruolo nella scuola media, che abbia il diploma di ragioniere e il diploma di pianoforte. Fin qui l'intenzione del legislatore regolamentare. Sempre che la normativa di dettaglio, che le parti dovranno scrivere in questi giorni, non dovesse introdurre limiti e vincoli tali da impedire, di fatto e di diritto, che ciò avvenga.

Su questa questione, peraltro, le pressioni dalla base, sono molto forti. In questi anni, infatti, nei licei musicali hanno insegnato lo strumento, generalmente, docenti di ruolo nello strumento musicale nella scuola media. L'insegnamento è stato svolto per effetto di utilizzazioni disposte in applicazione dell'articolo 6-bis del contratto sulla mobilità annuale.

Utilizzazioni che sono state disposte, nella maggior parte dei casi, in favore di docenti che non erano stati trasferiti d'ufficio in quanto soprannumerari. E che, in ogni caso, non si trovavano nelle condizioni previste dallo stesso contratto delle utilizzazioni ai fini dell'accesso a questa particolare tipologia di trasferimento annuale. Tant'è che anche la giurisprudenza di merito ha sanzionato tale prassi, ritenendola non legittima (si veda ItaliaOggi di martedì 4 agosto 2015).

Resta il fatto, però, che questi docenti stanno chiedendo con forza di rimanere stabilmente nei licei musicali, rivendicando la valorizzazione del servizio svolto ed invocando la continuità didattica. E poi ci sono i docenti che hanno insegnato da precari nei licei musicali, come supplenti. Che adesso sono stati immessi in ruolo nelle classi A031. A032 e A077 e rivendicano di continuare ad insegnare nei licei, bypassando il vincolo del previo superamento del periodo di prova.

Infine c'è lo scoglio della percentuale del 25% dei posti disponibili. Percentuale ordinariamente prevista per la mobilità professionale, che non consentirebbe di accontentare tutti, per lo meno in questa fase. Ad ogni buon conto, i margini per la trattativa sembrerebbero piuttosto ristretti. La contrattazione collettiva, infatti, non può più derogare le norme di legge come avveniva in passato. Lo vieta espressamente l'articolo 2 del decreto legislativo 165/2001, che sanziona con la nullità le clausole negoziali difformi, disponendo la loro sostituzione automatica con le norme di legge con cui confliggono.

Oltretutto la materia dell'accesso alle classi di concorso è riserva di legge. E dunque, eventuali deroghe al diritto di accesso ai licei musicali dei docenti delle classi A031 e A032, in sede di mobilità professionale, consentirebbero ai potenziali ricorrenti di avere gioco facile ad ottenere dal giudice ciò che dovesse essere loro precluso dalla contrattazione collettiva. Ciò vale anche per la mobilità annuale, che dovrà fare i conti con le nuove disposizioni contenute nel regolamento delle classi di concorso.

E a rendere ancora più complicata la questione dei passaggi contribuisce anche la prassi invalsa, presso diversi conservatori, di continuare ad organizzare i cosiddetti corsi preaccademici, sottraendo potenziali alunni ai licei musicali. Si tratta di iniziative tramite le quali questi istituti compensano, almeno in parte, la crisi delle iscrizioni, consentendo l'accesso anche a giovani allievi in età scolare. Ciò in deroga alla legge 508/99 (si veda ItaliaOggi del 15 ottobre 2013) che ha disegnato una sistema di istruzione musicale che valorizza le scuole medie a indirizzo musicale e i licei musicali.