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Mimmo Pantaleo (Flc-CGIL): deve intervenire il Ministro, quel licenziamento va revocato

Secondo il sindacalista Confederale, Giannini ha il dovere di garantire il rispetto dei diritti costituzionali: quello di Trento è l'ennesimo episodio di discriminazione e di violazione della dignità delle persone in Istituti paritari che colpisce tutto mondo della scuola.

21/07/2014
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La Tecnica della Scuola

Secondo il sindacalista Confederale, Giannini ha il dovere di garantire il rispetto dei diritti costituzionali: quello di Trento è l'ennesimo episodio di discriminazione e di violazione della dignità delle persone in Istituti paritari che colpisce tutto mondo della scuola. E ancora: se non si ripristinano i diritti civili e sociali in quella scuola, oltre alle iniziative legali chiederemo di revocare i finanziamenti pubblici.

Anche la Flc-CGIL interviene sulla denuncia dei Comitati Tsipras del Trentino per il mancato rinnovo del contratto di una insegnante lesbica, da parte di una scuola religiosa paritaria di Trento: i lavoratori della conoscenza non si accontentano della smentita dai vertici dell'istituto, che hanno giustificato la mancata conferma della docenti a pure ragioni economiche.

Secondo Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-CGIL, siamo di fronte ad un caso davvero grave, che non a caso ha assunto rilevanza nazionale. E che che va risolto con un intervento dell'amministrazione centrale. "La Ministra Giannini - fa sapere il sindalcalista - intervenga subito per garantire il rispetto dei diritti costituzionali nell'istituto  paritario Sacro Cuore  di Trento che ha licenziato un insegnante per l'orientamento sessuale e prontamente difesa dalla Flc-Cgil di Trento".

Sempre secondo Pantaleo, stiamo assitndo "all'ennesimo episodio di discriminazione e di violazione della dignità delle persone in Istituti paritari che colpisce tutto mondo della scuola. Il licenziamento deve essere revocato e in quell'istituto devono essere ripristinati i diritti civili e sociali. In caso contrario oltre alle iniziative legali chiederemo di revocare i finanziamenti pubblici".