Merito e scatti, si apre la partita
L'anzianità non tutta da eliminare. Intanto, sciopero. Buonascuola, chiusa la consultazione con 200mila giudizi. Ora si passa ai provvedimenti
Alessandra Ricciardi
Chiusa la consultazione on line sabato scorso, la Buona scuola ora dovrà essere tradotta in provvedimenti. Un mese di tempo e poco più, per elaborare i giudizi emersi dal confronto, circa 200mila, decidere in che misura tenerne conto e poi passare alla fase 3, quella operativa. A gennaio, il primo atto atteso, il decreto legge con le misure per le 150 mila immissioni in ruolo.
Ma le «grane» da risolvere nel frattempo non mancano.
La retribuzione degli insegnanti si inserisce nella più ampia vertenza tra governo e sindacati sul rinnovo dei contratti della scuola e del pubblico impiego. Una vertenza che ha visto chiudersi con un nulla di fatto l'incontro di ieri a Palazzo Chigi: fondi per i contratti nella Stabilità non ci sono. E su cui si sta consumando anche la frattura nel mondo confederale, con la Cgil che su Jobs act e stabilità ha proclamato lo sciopero generale per il 5 dicembre (aderiscono anche l'univiersità e la scuola della Flc-Cgil), e Cisl e Uil che invece hanno detto no. Pronti però ad andare allo sciopero delle sole categorie di scuola e pubblico (la Cisl ha già proclamato lo stato di agitazione) e su richieste ben precise, come il rinnovo del contratto. Quali saranno gli esiti delle diverse mobilitazioni sull'azione del governo lo si vedrà nelle prossime settimane. Quando le scelte dovranno essere messe nero su bianco.