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Maturità, l’orale vale 40 punti Solo una tesina in terza media

In una riflessione con il suo capo Dipartimento, la ministra ha preferito non dare il peso maggiore a una prova finale che, da una parte, può essere foriera di stress e blocchi davanti ai membri di commissione (sei interni, un presidente esterno), dall’altra è un colloquio che arriva alla fine di un anno pandemico, con le scuole chiuse negli ultimi tre mesi: non lo si può caricare troppo.

30/04/2020
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la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA — La ministra centellina il penultimo dettaglio della Maturità in emergenza. Ispirata dal "tu" confidenziale del conduttore di Skuola.net, che le consente di parlare molto di sé e un po’ di scuola, Lucia Azzolina rivela: l’orale, prima e ultima prova dell’Esame di Stato 2020, peserà per 40 punti su 100. In una riflessione con il suo capo Dipartimento, la ministra ha preferito non dare il peso maggiore a una prova finale che, da una parte, può essere foriera di stress e blocchi davanti ai membri di commissione (sei interni, un presidente esterno), dall’altra è un colloquio che arriva alla fine di un anno pandemico, con le scuole chiuse negli ultimi tre mesi: non lo si può caricare troppo. E, quindi, saranno 60 punti (al massimo) per i crediti maturati nel terzo, quarto e quinto anno e il resto, 40 punti, sarà affidato al colloquio finale.

«L’esame rappresenta la conclusione di un percorso», ha detto Azzolina, «questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno dello studente ». I collegi docenti, ora, dovranno ricalcolare i crediti assegnati, che per il terzo e quarto anno erano già stati attribuiti.

Confermata la data di partenza per i 480 mila maturandi: mercoledì 17 giugno. E i voti pubblici ai primi di luglio. Sui modi dell’esame, ora si sa che l’orale allargato — un’ora la sua durata con possibilità di esercitazioni scritte e traduzioni — potrà partire da un argomento su una parte di programma scelta dagli stessi studenti con i professori: «Non sarà una tesina e saranno centrali le discipline di riferimento ». Italiano, Latino e Greco al Liceo classico, per capire. «Si partirà dalle materie di indirizzo». Significa che non sarà necessario prepararsi su tutte? Su tutto il programma di quinta? La ministra si è limitata a dire: «L’Esame di Stato non è un interrogatorio ma l’apice di un percorso, non può riguardare quanto non è stato fatto». Nel colloquio ci sarà spazio, ancora, per le esperienze fatte nel triennio in Alternanza scuola lavoro. Azzolina, infine, ha espresso l’auspicio che i docenti chiedano ai maturandi cosa hanno da dire rispetto a questo periodo di virus e quarantena. Un’educazione civica personalizzata.

Per l’esame di Terza media è confermata la semplice preparazione di una tesina, che sarà consegnata ai docenti prima dello scrutinio finale. Il voto finale sarà, quindi, la somma dei voti presi durante la prima parte dell’anno, dell’impegno degli studenti nel seguire le attività proposte a distanza e della tesina, appunto, che dovranno consegnare a fine anno. Niente orali e niente scritti: nessuna discussione. Ora il ministero dovrà chiarire modalità e criteri per l’attribuzione del voto finale e, soprattutto, il tipo di elaborato che dovranno fare i candidati all’esame di Terza.


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