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Maturità, l'esame pesa meno Scontro M5S-Pd sui precari

 I voti degli anni passati conteranno di più e l'orale inizierà con un argomento prestabilito: parte il 17 giugno il nuovo esame di maturità in formato ridotto, imposto dall'emergenza Covid-19.

30/04/2020
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Il Messaggero

 I voti degli anni passati conteranno di più e l'orale inizierà con un argomento prestabilito: parte il 17 giugno il nuovo esame di maturità in formato ridotto, imposto dall'emergenza Covid-19. Le prime indicazioni sulle prove sono arrivate dalla stessa ministra all'istruzione Azzolina, alle prese anche con lo scontro nella maggioranza per i concorsi dei precari. L'esame di Stato si farà a scuola ma non sarà quello che hanno immaginato per mesi i 500mila ragazzi dell'ultimo anno delle scuole superiori. Dovranno infatti giocarsi tutto con un solo colloquio, visto che i due scritti di italiano e di indirizzo non potranno svolgersi: sarebbe troppo rischioso per i contagi. Variano quindi anche le modalità di punteggio per arrivare al voto finale: un massimo di 100/100. Il colloquio peserà 40 punti e i voti dei tre anni finali delle superiori avranno un peso massimo di 60. Il contrario rispetto a quanto avveniva un anno fa. L'orale partirà da un argomento a scelta, concordato in anticipo con la commissione d'esame: addio quindi alle tre buste, tra cui pescare a sorpresa la prima domanda a mo' di riffa, e alla tesina scritta. 
«NON SARÀ UNA TESINA»«L'esame orale ha spiegato ieri la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina a Skuola.net - partirà da un argomento, che non sarà una tesina, scelto con i loro prof. Sarà un argomento di indirizzo. L'esame di Stato non è un interrogatorio ma l'apice di un percorso: non può riguardare quel che non è stato fatto».
L'obiettivo quindi è evitare che i candidati all'esame di Stato si ritrovino domande su argomenti mai svolti: le scuole hanno chiuso i battenti almeno 3 mesi prima del previsto e la didattica è andata avanti a distanza, online e con tante difficoltà. Una corsa ai ripari che in tanti casi ha lasciato parecchie lacune. Se per le classi intermedie ci sarà il tempo di recuperare in futuro, non si può dire lo stesso per le classi conclusive che dovranno affrontare l'esame di Stato. E così il ministero ha deciso di apportare diverse modifiche per non danneggiare gli studenti, anche per la commissione d'esame che sarà composta da docenti esclusivamente interni, tra questi verrà garantita la presenza del professore di italiano e di quello che segue le materie caratterizzanti dell'indirizzo di studi. In questo modo i professori che faranno le domande agli studenti sapranno perfettamente fin dove hanno svolto il programma. L'unico docente esterno sarà il presidente di commissione. Non faranno l'esame, invece, i ragazzi di terza media che potranno preparare una tesina, da consegnare ai docenti online che daranno il voto.
I CONCORSI DEGLI INSEGNANTIMa gli esami riguardano anche i docenti precari in attesa del ruolo: tra i concorsi in arrivo ce ne è uno straordinario da 24mila posti riservato ai supplenti con 36 mesi di servizio tra scuole medie e superiori. Ma ieri sono arrivati gli emendamenti al decreto Scuola da parte di un gruppo di parlamentari di Pd, Leu e Autonomie del Senato per modificare la procedura di reclutamento dei docenti precari: in emergenza sanitaria, spiegano, bisogna prevedere necessariamente un percorso per titoli che assicuri la stabilizzazione dei precari e la partenza a pieno organico del prossimo anno scolastico il 1 settembre. Chiedono anche di portare le assunzioni a 40mila. Ma il M5S non cede dalle sue posizioni: «Cambiare la procedura adesso significherebbe rimandare le assunzioni di almeno un anno, gli insegnanti non se lo meritano» fanno sapere fonti dei Cinquestelle citate dall'Ansa, che confermano anche la scelta del governo sul numero di posti disponibili: «I bandi appena pubblicati garantiscono 62 mila assunzioni, a cominciare già da settembre. Un risultato importantissimo che non deve essere messo in discussione.» 
Lorena Loiacono