FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3955510
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Maturità 2020, i Lincei: «Meglio l’esame in classe. Orale con quattro materie»

Maturità 2020, i Lincei: «Meglio l’esame in classe. Orale con quattro materie»

La Commissione scuola dell’Accademia ipotizza anche la possibilità di un esame misto, con grandi plessi adibiti a raccogliere gli studenti a turni e connessioni per chi non riesce a raggiungerli

22/04/2020
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Valentina Santarpia

Maturità? Se possibile, dal vivo sarebbe meglio. Parola nientemeno che dell’Accademia dei Lincei che riunisce il meglio della scienza italiana. In un documento divulgato martedì, si legge che «se le condizioni sanitarie lo permettessero, sarebbe auspicabile che il colloquio si svolgesse con modalità in presenza, considerato che didattica ed esame frontali devono restare il veicolo principale di trasmissione, fruizione ed elaborazione del sapere».

L’appello di Giordano

Parole che sono molto simili all’appello fatto dallo scrittore Paolo Giordano sul Corriere sabato scorso. Quello che chiedono i Lincei è che l’esame che sarà comunque ridotto a causa dell’emergenza che ha costretto alla chiusura delle scuole «mantenga un suo rigore e quindi anche il significato di passaggio tipicamente associato a questa scadenza nella vita di ogni studente».

Le commissioni

L’unica certezza finora riguarda la soppressione delle prove scritte e le commissioni, che saranno composte da professori interni con presidente esterno. Per quanto riguarda l’unica prova superstite, il colloquio, nel decreto che in questi giorni è in discussione al Senato è prevista la doppia opzione: se possibile in presenza, altrimenti potrebbe svolgersi anche a distanza. Il fattore igienico-sanitario «è dirimente ed è anche quello più complesso da gestire: solo se si disporrà di ambienti sicuri, di infrastrutture igienico-sanitarie che non mettano minimamente a rischio alunni, insegnanti e rispettive famiglie, solo in presenza di verifiche a tappeto, mediante tamponi o esami sierologici, dello stato di salute di tutti i maturandi, dei docenti della commissione, e del personale ATA impegnato nelle prove l’auspicata via normale potrà essere percorsa con le opportune cautele». Anche la ministra Azzolina auspica un esame dal vivo, sulla scia dell’appello di Giordano .

La modalità mista

L’alternativa immaginata è quella di una «modalità mista»: ovvero l’individuazione di una serie di plessi scolastici presso i quali far convergere gli studenti, eventualmente a turni, con la predisposizione per chi non può raggiungerli di collegamenti a distanza. Se anche questa ipotesi non fosse praticabile, resta l’opzione a distanza, che anche il ministero sta valutando: una modalità che si potrà applicare, nota la Commissione, solo una volta accertate le condizioni preliminari di rete e di disponibilità dei computer/tablet: «Lo scopo deve essere, in primo luogo, quello di evitare qualunque discriminazione fra il Nord e il Sud del nostro Paese».

Un orale con 4 materie

Qualsiasi sarà la modalità scelta, la Fondazione chiede che «la specificità dei vari indirizzi sia tutelata e valorizzata»: il pensiero è rivolto soprattutto agli studenti del comparto tecnico professionale, che «abbiano modo di mettere in luce le specifiche competenze acquisite nei rispettivi settori».

Le competenze

Il suggerimento è quello di prevedere, «ove i rispettivi Consigli di classe non abbiano già deliberato diversamente, che l’esame orale approfondisca in particolare quattro discipline, in ogni caso improntando il colloquio al principio di valutare le competenze e non le conoscenze parcellizzate». E precisamente: le due materie che sarebbero state oggetto della prova scritta, cioè italiano e la materia d’indirizzo e altre due materie a scelta dello studente, all’interno di una rosa che dovrà essere indicata dai rispettivi Consigli di classe. Nella valutazione finale potranno entrare naturalmente anche altri fattori, se valutabili, come l’esperienza scuola-lavoro. «È importante che, in presenza di un percorso e di una prova finale di eccellenza, lo studente abbia il giusto riconoscimento, sia in sé, sia in vista delle successive prove d’accesso ai singoli corsi universitari», conclude la Fondazione «I Lincei per la scuola».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL