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Maturità 2017, i risultati degli scritti: il tema peggio della seconda prova

Sondaggio: per il 35% degli studenti che hanno già visto i voti degli scritti, nel tema punteggi più bassi del previsto. Sufficienza già raggiunta per l’80%. Uno su 4 ha trovato ostiche le domande della terza prova

30/06/2017
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Corriere della sera

Antonella De Gregorio

Quadri esposti, in molte scuole, a pochi giorni dalla conclusione degli scritti, con processioni di studenti che consultano i punteggi delle prime tre prove e calcolano i margini per un orale, dignitoso o che «spacchi». Come sono andate? Sorprendentemente, secondo una prima, parziale verifica di Skuola.net: da una web survey che ha coinvolto più di 2500 maturandi, è risultato che lo scritto di italiano è quello che ha guastato di più le medie dei voti. Più di quello d’indirizzo, che di solito, invece, è ritenuto il più ostico.

Punteggi bassi in italiano

Punteggi più bassi del previsto, insomma, in italiano per il 35% degli studenti. Segue la seconda prova, con il 33% che dichiara di aver avuto delle difficoltà.

Tracce

Gli aspetti degli scritti che hanno messo più a dura prova i ragazzi sono state le tracce. Sia quelle scelte dal Ministero, che quelle preparate dalla commissione, sono state percepite come «un ostacolo». Il 25% ha odiato soprattutto le domande che ha trovato nel questionario di terza prova, il 24% le tracce della prima e della seconda. Il 16%, invece, è rimasto negativamente colpito dalla presenza di argomenti non svolti in classe. Altri hanno evocato cause «personali»: l’ansia, che ha messo i bastoni tra le ruote al 14%, la scarsa preparazione che ha impedito al 12% una performance brillante, l’impossibilità di copiare, che ha rovinato i piani a 9 su 100.

I punteggi

Tra gli intervistati, uno su tre ha ricevuto gli esiti. Tra di loro, la maggior parte è arrivato alla sufficienza o poco più: il punteggio totale accumulato nelle tre prove e la fascia di crediti prevalente (29%) è quella racchiusa tra 30 e 34. Il 27% è riuscito a fare un po’ meglio, con punteggi tra 35 e 39. Vicino alla vetta, tra 40 e 44 punti, il 21%. Al massimo (45 punti) c’è arrivato poco meno di 1 su 10, l’8%. Molti, insomma, veleggiano in acque sicure: più dell’80% ha ottenuto la sufficienza. Sotto la linea di galleggiamento il 15% che si è fermato tra 25 e 29 punti (da recuperare, quindi, con l’orale). Pochi, ma portatori di grandi dosi di ansia, quei tre su 100 che non hanno neppure 25 crediti.

La scelta della ministra

Intanto la ministra ha svelato la sua preferenza: se fosse toccata a lei, avrebbe «seguito l’onda»: Che traccia avrebbe scelto Valeria Fedeli per la maturità? «Avrei scelto anch’iola traccia che è piaciuta di più ai ragazzi, in ambito socio-economico: nuove tecnologie e lavoro - ha detto Valeria Fedeli intervistata da Rai1 - Ma sono stata contenta perché tutti hanno apprezzato l’insieme dei temi che abbiamo dato». Grazie a questi temi, peraltro, ora molti più ragazzi (ma non solo) sanno chi è Giorgio Caproni: «Grande, si. La poesia scelta era bellissima, e comunque era un’analisi del testo e si poteva dunque anche non conoscere», ha dichiarato Fedeli.

#NoPanic

Tempo di orali, dunque. E nuova puntata per la campagna #NoPanic del Miur, che per la prima volta ha raccolto le impressioni dei ragazzi direttamente fuori dalle scuole. Questo il messaggio di accompagnamento che si legge sui social network del dicastero: «Nei vostri sorrisi e nelle vostre emozioni il racconto di questa prima parte della #maturita’2017. Manca poco al traguardo: in bocca al lupo per la prova orale».


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