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Mattarella: «La scuola è la grande questione nazionale»

L’intervento del presidente della Repubblica all’inaugurazione dell’anno scolastico a Taranto. «Ogni risorsa impiegata per migliorare la formazione rappresenta un capitale che cresce negli anni e moltiplica i suoi effetti»

19/09/2017
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

«La scuola, ragazzi, non riguarda soltanto voi, i docenti e i vostri genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico a Taranto, nella scuola primaria Giovanni Falcone, al quartiere Paolo VI. «Non dobbiamo mai smettere - ha aggiunto - di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola».

Le scuole terremotate

Mattarella ha rivolto un «pensiero particolare a chi inizia l’anno scolastico nelle regioni del terremoto: in quelle regioni e in quei luoghi segnati dal dolore ma non dalla rassegnazione le scuole sono rimaste sempre aperte. La scuola che continua è segno di speranza, garanzia della ripresa, prova della vitalità».

Il ruolo dell’istruzione

Alla scuola il «compito di formare i giovani cittadini della Repubblica», ricorda il capo dello Stato. «La scuola contribuisce in maniera determinante a definire e consolidare le loro speranze, a mettere insieme intelligenza, creatività, il domani della nostra civiltà, della nostra democrazia. È questa l’essenza della scuola». Ci si chiede «perché non sia riconosciuta adeguatamente», visto che costituisce un grande cantiere di «eguaglianza sostanziale, veicolo di mobilità sociale»: eppure, sottolinea Mattarella, «ogni risorsa impiegata per migliorare la formazione rappresenta un capitale che cresce negli anni e moltiplica i suoi effetti. È sempre meglio investire nella scuola». Il futuro, dice Mattarella agli studenti, vi appartiene, ma comincia da oggi: anche dal rifiutare i vandalismi, come quello subito proprio dalla scuola di Taranto ad aprile scorso.«Quando si danneggia una scuola, viene ferita l'intera comunità nazionale. Allo stesso modo quando una scuola risorge dalle macerie del territorio, quando viene restituita, pulita e decorosa, ne trae beneficio l'intera società».

Il ruolo dei vaccini

«Le vaccinazioni servono per difendere la salute di tutti, nella propria scuola, nel proprio comune, nell'intera Italia», ha ricordato Mattarella. Il Capo dello stato ha citato alcuni dei «problemi, tematiche sociali, delicate e importanti» che «incrociano l'esperienza dei giovani cittadini». Tra queste emergenza, Mattarella ricorda «la qualità' delle aule e della sicurezza delle scuole; il bullismo, anche nella sua versione, ancora piu' micidiale del cyber bullismo; l'abbandono scolastico; l'integrazione, fenomeno grande e crescente, in Europa e nel mondo».

L'importanza delle riforme

Tutti temi che vanno affrontati al passo coi tempi, senza rimanere fermi in una «immagine cristallizzata, immutabile nel tempo, specialmente nella stagione in cui viviamo, dove i continui e impetuosi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici impongono continue riflessioni, frequenti aggiornamenti, modifiche e riforme». Mattarella sa bene che «ogni volta che si annunciano o si prefigurano cambiamenti nel mondo della scuola, si avvia immediatamente una discussione accesa, con toni talvolta aspri. Non sta certo a me prendere posizione sull'una o sull'altra proposta», rileva il presidente della Repubblica, che però osserva «che molti denunciano ritardi e inadeguatezze, vere o presunte, del sistema scolastico italiano di fronte alle sfide dei tempi e che, per contro, ogni ipotesi di novità trova spesso opposizioni pregiudiziali, suscita malumori e proteste».

A Taranto anche gli atleti

Anche personalità dello sport e atleti paralimpici, accompagnati dai presidenti del Coni Giovanni Malagò e del Cip Claudio Pancalli, sono saliti sul palco allestito nella scuola Falcone di Taranto per l'inaugurazione dell'anno scolastico, a cui partecipa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Hanno portato la loro testimonianza Flavia Pennetta: ex tennista italiana; Carlo Molfetta: atleta di taekwondo; Antonella Palmisano: marciatrice; Daniele Greco: atleta di salto triplo; Massimo Colaci: Luca Mazzone: ciclismo paralimpico - disabilità motoria; e Nicole Orlando: atletica per disabili Intellettivi relazionali - sindrome di down, che ha salutato gli studenti dicendo: «Fate come me, io non mollo mai».


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