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Linea dura al Tasso: Occupazione

Linea dura al Tasso: "Occupazione" E continua lo sciopero della fame dei giovani, sviene una ragazza Verdi e Rifondazione: "Il ministro li ascolti". L'ansia dei genitori sessanto...

22/11/2001
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Linea dura al Tasso: "Occupazione"
E continua lo sciopero della fame dei giovani, sviene una ragazza
Verdi e Rifondazione: "Il ministro li ascolti". L'ansia dei genitori sessantottini, la delusione del preside
Dopo l'autogestione antiMoratti, gli studenti liceali votano "l'interruzione della didattica": 506 sì, 232 i no
ANNA MARIA LIGUORI


La rabbia ha prevalso e il Tasso, finita l'autogestione, è passato in meno di un quarto d'ora "in stato di occupazione". Una decisione presa quasi per puntiglio, certamente per delusione: il ministro Moratti non ha risposto alla loro richiesta di confronto, uno smacco che li ha convinti a continuare la lotta. Ma scegliere la strada delle scontro per loro non è stato facile. Ieri in assemblea mattutina 506 ragazzi hanno alzato la mano per "l'interruzione forzata e ad oltranza della didattica", i restanti 232 hanno invece espresso il loro dissenso, "meglio tornare alle lezioni", hanno dichiarato, "e lasciare la protesta ai ragazzi che, in rappresentanza dell'istituto, hanno deciso di attuare lo sciopero della fame". Ma i moderati non ce l'hanno fatta, i loro compagni hanno avuto la meglio e il portone del Tasso si è chiuso, coperto da uno striscione rosso come un'enorme bandana, e ha lasciato fuori gli estranei, i docenti e persino il preside che però ha rifiutato di consegnare le chiavi della scuola. Il capo d'istituto Achille Acciavatti, uscendo dal liceo, ha infatti ammesso di "essere dispiaciuto e di aver fatto tutto per evitare che ciò accadesse", e poi ha aggiunto: "naturalmente da questo momento i rapporti tra studenti e corpo insegnante sono troncati". Anche la prassi giuridica ha avuto il suo avvio, sono stati avvisati il ministero della Pubblica istruzione e i carabinieri di zona, ma denunce da parte degli organi collegiali non ce ne sono state.
E all'occupazione prendono parte anche i 32 ragazzi che digiunano a giorni alterni e i sette che invece digiunano ad oltranza. Questi ultimi sono stati visitati da un medico che li ha trovati tutto sommato in buone condizioni. Tutti tranne una, la giovane liceale Vanessa si è sentita male dopo due giorni di digiuno assoluto, durante i quali ha bevuto solo acqua. Ma senza fare atti eroici la ragazza ha interrotto definitivamente lo sciopero della fame. I digiunanti dunque continuano, ad onta di un cartello affisso all'ingresso che inneggia a torte fatte in casa in vendita a pochi passi da lì, mentre altri studenti si preparano a forme di protesta alternative, non esclusi blocchi stradali o sitin sotto la scuola. La preoccupazione è invece tutta delle mamme che arrivano a frotte, hanno paura che "i ragazzi si sentano male, che abbiano freddo, che si mettano nei guai". Ma loro si difendono: "Voi avete fatto il '68. Ora dovete essere con noi".
E mentre ieri, in tarda serata tra le austere mura della scuola i ragazzi cominciavano a prepararsi per la notte, con sacchi a pelo e provviste, sono arrivati messaggi di solidarietà e appelli politici. "Il ministro Moratti vada al liceo Tasso e ascolti gli studenti in lotta", ha chiesto il verde Paolo Cento, "le forme di protesta scelte dagli studenti, anche estreme, come lo sciopero della fame, sono espressione di una volontà pacifica, non violenta e determinata, di difendere la scuola pubblica. Sarebbe gravissimo il disinteresse del ministro nei riguardi delle loro ragioni". Anche Marco Rizzo, presidente dei deputati del Pdci, chiede al ministro dell'istruzione "perché non riceve gli studenti che ne hanno fatto richiesta. Come mai la Moratti, così attenta alle pubbliche relazioni con il mondo della scuola, non li vuole incontrare?". Anche l'Arci condivide la battaglia in difesa della scuola pubblica. La solidarietà agli studenti del Tasso arriva con una nota con cui l'associazione si schiera contro la "mercificazione del sapere e contro l'introduzione di nuove forme di selezione".


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