Liberazione-Riforma e contratto

Riforma e contratto
Contratto subito o sarà sciopero nazionale, forse negli ultimi giorni di aprile. Dall'Ergife di Roma - dove domenica s'è svolta una "Giornata a difesa della scuola pubblica" - Cgil, Cisl e Uil scuola sembrano voler disotterrare l'ascia di guerra con un ultimatum alla ministra Moratti e al governo in nome di una vertenza generale del comparto per "il mantenimento del carattere nazionale di tutta l'istruzione, investimenti "reali", il rinnovo del contratto e una gestione democratica della scuola dell'autonomia". Intanto, a Milano, le confederazioni sindacali lombarde sciopereranno già il 18 marzo contro il taglio di 1185 posti deciso dal governo a fronte dell'aumento di novemila allievi.
Ma la pressione dei sindacati non è l'unica ad essere esercitata su Palazzo Chigi cui ieri il presidente della Cei, Ruini ha chiesto di "compiere il passaggio più impegnativo" ossia la realizzazione della parità e l'approvazione dell'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Gli studenti non stanno a guardare e, stamattina alle 9.30, il forum saperi del Gsf e gli "Studenti in movimento" manifesteranno di fronte al consiglio regionale ligure contro l'approvazione della versione locale dei buoni scuola. A Varese, dov'è attesa al Teatro di Piazza Repubblica, la ministra Moratti ha dovuto far intervenire la questura e il comune per sventare con l'istituzione della solita "zona rossa" la contestazione studentesca alla sua controriforma e dirottarla alla stazione Nord dove partirà alle 9 un corteo.