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Liberazione-Difenderemo in piazza il diritto al sapere

Parla Giacomo Battisti, studente del movimento folignate "Difenderemo in piazza il diritto al sapere" "I protagonisti della due giorni di Foligno saranno gli studenti. Sarà pacifica la nostra p...

10/12/2001
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Liberazione

Parla Giacomo Battisti, studente del movimento folignate
"Difenderemo in piazza il diritto al sapere"

"I protagonisti della due giorni di Foligno saranno gli studenti. Sarà pacifica la nostra protesta, ma a portarla in strada saremo tanti. Il 19 e il 20 dicembre Foligno sarà nostra. Sarà la città della moltitudine che non vuol essere rinchiusa nel recinto della scuola azienda. Il governo non riuscirà a trasformarla nella vetrina delle sue manovre privatizza tutto". Ha diciotto anni Giacomo Battisti. "Studente disobbediente" dice di sé. Ultimo anno del liceo classico Frezzi, quasi mille ragazzi, l'unica scuola occupata di Foligno. Le ultime settimane passate, assemblea dopo assemblea, a costruire i ControStati Generali che dovrebbero far illividire la ministra Moratti. "Viene un sacco di gente, si parla di ventimila persone. Dove le mettiamo a Foligno ventimila persone?". A che punto siete con la definizione del programma della due giorni? Ci certo ci sono il 19 gli incontri dei Contro Stati Generali e il 20 il corteo. Dovremmo partire da via Fratelli Bandiera. Lì c'è un parcheggio con 500 posti auto, un buon posto per il concentramento. Poi si prosegue per Porta Romana fino a piazza della Repubblica. E' la più grande di Foligno. Stiamo pensando ad organizzare un concerto per la sera. In questo momento stiamo organizzando per il 19 anche un forum aperto alle associazioni. Per aprire la discussione agli altri soggetti del movimento. Penso ai Cobas, ma anche all'Arci. Intanto lunedì presentiamo insieme a rappresentanti di studenti di altre città la piattaforma con cui gli studenti del movimento folignate, collettivo di medi e universitari, hanno chiamato alla mobilitazione tutti gli altri contro i virtuali Stati generali della scuola della Moratti. Vediamo che succede. Che forma avranno i ControStati generali? Assembleare, naturalmente. E' il modo per rendere più democratica possibile la discussione sul modello di privatizzazione del sapere che contestiamo. Dove si svolgeranno le assemblee? E' difficile trovare il luogo chiuso e molto capiente che stiamo cercando. Il palasport è prenotato per un concerto della stagione concertistica. I cinema non ce li danno perché agli incassi dlle serate di dicembre non ci riunciano. L'auditorium se lo è preso Letizia Moratti. Speriamo di entrarci almeno per presentare le nostre proposte per il diritto di tutti al sapere critico contro il suo progetto di scuola di classe. Assedierete l'auditorium? Con un pacifico assedio. Non con un assalto. Dovrà esser chiaro a chiunque che dentro l'auditorium starà la realtà virtuale del governo che finge di confrontarsi con i soggetti della scuola ma in realtà li ignora. E che gli studenti veri sono quelli che staranno lì fuori a manifestare in nome della scuola pubblica. In maniera pacifica ma intransigente. La ministra dovrà sentirci per forza. Anche se rimaniamo fuori. La nostra piazza è a 150 metri in linea d'aria dall'Auditorium dove si svolge la kermesse di Letizia Moratti. Avete una trattativa aperta con l'amministrazione locale per l'accoglienza dei manifestanti? Sì, con amministrazione comunale e prefettura. Qui, al governo della città c'è il centrosinistra più Rifondazione. Chiediamo di avere a disposizione mense e palestre. Per le mense l'idea è di utilizzare quelle delle Officine grandi riparazione delle ferrovie. Ci sono 4mila posti. Oppure quelle delle Poste. Comunque del vitto e dell'alloggio se ne deve far carico l'amministraziione comunale. Non è mica colpa nostra se dei 1400 posti letto della capacità alberghiera complessiva di Foligno, la Moratti se ne è già presa 1200.

Angela Nocioni