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Liberazione-Centomila insegnanti in classe indossando un fazzoletto ...

Centomila insegnanti in classe indossando un fazzoletto ... Centomila insegnanti in classe indossando un fazzoletto bianco, per due giorni di seguito. La protesta lanciata su Internet da un g...

13/03/2002
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Liberazione

Centomila insegnanti in classe indossando un fazzoletto ...
Centomila insegnanti in classe indossando un fazzoletto bianco, per due giorni di seguito. La protesta lanciata su Internet da un gruppo di associazioni dei docenti ha riscosso un successo oltre ogni aspettativa. La curiosa manifestazione era indirizzata contro la riforma degli organi collegiali della scuola.
L'iniziativa è partita la scorsa settimana attraverso la Rete, lanciata da quattro associazioni (Fuoriregistro, Didaweb, Educazione'Scuola e Proteofaresapere) con l'invito dei professori a rendere evidente la loro contrarietà al disegno di legge proprio in concomitanza con la discussione in Parlamento del provvedimento. L'appello, informano gli organizzatori, "si è esteso oltre ogni previsione: 52.327 coloro che ci hanno risposto con un'e-mail dichiarando la loro adesione individuale, numerosissimi i siti, le riviste, i gruppi, i sindacati e le associazioni di base, tra cui Arci, Legambiente, Cgil Scuola, Gilda di Milano e di Bari, Cidi, Mce, Cosma, And, Unams-Snadir di Milano, centinaia le scuole, che per iniziativa di studenti, docenti, Ata, Rsu e dirigenti, hanno accolto con entusiasmo il nostro appello". E la protesta, pacifica e visibile, non resterà probabilmente isolata: gli organizzatori confermano la disponibilità a protestare per la prossima scadenza parlamentare.

Se i prof. si mobilitano per bocciare la "riforma" degli organi collegiali a "misura d'azienda", gli studenti proseguono le proteste contro i buoni scuola. Ieri un'allegra e pacifica "casserolasa" si è tenuta a Genova nell'aula del consiglio regionale impegnato nella discussione "sugli interventi a sostegno delle famiglie per favorire il percorso educativo degli allievi delle scuole statali e paritarie". Mentre parlava il consigliere di Forza Italia, Mario Maggi, un gruppo di studenti è così entrato nell'aula e il presidente del consiglio Gianni Plinio ne ha approfittato per accusare i ragazzi e sospendere la seduta. "Definire episodi di questo tipo violenti, intimidatori e aggressivi - replicano i consiglieri del Prc Arturo Fortunati e Marco Nesci - è un insulto all'intelligenza: la violenza è di chi, con l'arroganza propria del potere, toglie illegittimamente risorse pubbliche alle esigenze di miglioramento della qualità e dell'efficienza della scuola pubblica". Rifondazione si farà promotrice dell'iniziativa referendaria per abolire "la vergogna di una norma antidemocratica e classisita come quella dei cosiddetti buoni scuola".