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Liberazione-Assedio pacifico di due giorni' alla kermesse della ministra Moratti

Assedio pacifico di due giorni' alla kermesse della ministra Moratti Stati generali della scuola, tutti a Foligno per dire no Foligno - nostro servizio Gli Stati Generali sono illegittimi: non l...

11/12/2001
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Liberazione

Assedio pacifico di due giorni' alla kermesse della ministra Moratti
Stati generali della scuola, tutti a Foligno per dire no

Foligno - nostro servizio Gli Stati Generali sono illegittimi: non li vogliamo. Questa la linea del Movimento studentesco sulla convention convocata dalla ministra Moratti a Foligno il 19 e 20 dicembre per celebrare il funerale della scuola pubblica. Nella liturgia ufficiale, sfarzosa kermesse in terra francescana, come insegna il buon gusto di Silvio Berlusconi, gli studenti compaiono solo se muti e plaudenti. Loro però hanno intenzione di riservarsi un ruolo più dignitoso. Verranno in 20mila a prenderselo. L'appello per una mobilitazione generale lanciato dai padroni di casa, coordinamento di medi e universitari folignati, è stato raccolto da collettivi studenteschi di tutta Italia. "Confluiremo a Foligno. Costruiremo due giorni di fitte mobilitazioni. Assedieremo la ministra Letizia Moratti, il presidente Silvio Berlusconi, il suo fedele vice Gianfranco Fini e i loro vertici-Stati Generali" annuncia un comunicato letto ieri nella conferenza stampa del movimento a Foligno e sottoscritto da oltre 20 sigle tra cui gli studenti universitari e medi di Roma, il coordinamento dei collettivi e gli inflessibili di Milano, la Rete Campana, gli studenti in movimento di Genova, Venezia, Rovigo, Padova e Pavia. "Per manifestare la nostra contrarietà a una riforma scolastica che ci colloca in un più ampio disegno neoliberista per lo smantellamento del diritto allo studio, manifesteremo contro chi vuole erigere linee rosse tra scuole pubbliche e private, scuole di serie A e di serie B". Contro le ingiustizie e le guerre che fanno scuola annunciano "una grande manifestazione di massa per far sentire la voce degli studenti, per bloccare i lavori, per discutere e proporre un'altra scuola possibile, laica, democratica e non classista". Sulle iniziali perplessità di qualche folignate sull'opportunità di chiamare a una mobilitazione di due giorni in una città di 50mila persone, in cui il governo si è prenotato mille e 200 dei mille e 400 posti letto disponibili, è prevalsa la considerazione del maggiore impatto e della migliore visibilità di un happening studentesco no-stop di 48 ore. "Se non ci affidiamo solo alle strutture cittadine, ma prendiamo in considerazione anche quelle del territorio, ce la possiamo fare. E' fondamentale essere in tanti già il 19 perché quel giorno si potrebbe far partire un coordinamento nazionale del movimento studentesco che sopravviva ai contro-Stati Generali" dichiara Mario Gammarota, studente disobbediente e coordinatore dei giovani comunisti di Foligno. "L'assedio sarà pacifico e non violento ma quel progetto Moratti va bloccato". Foligno è piccola, segnata dal terremoto, ma ci sono scuole, mense e palestre agibili. La sola Officina grandi riparazioni, reparto di lunga degenza per treni di tutta Italia, ha 4mila posti. E tutto intorno non c'è deserto, bensì civilissimi paesini abitati da gente tutto sommato solidale e che spesso dell'ospitalità ha fatto 'da qualche secolo' il suo mestiere. Alla Giunta regionale è già stata recapitata la richiesta firmata da Stefano Vinti, capogruppo umbro di Rifondazione comunista, che la sollecita ad occuparsi del vitto, l'alloggio e il trasporto dei manifestanti. Luca Corradini del coordinamento milanese: "La riforma è inemendabile. Anche chi non è stato invitato agli Stati Generali ha diritto a far sentire la sua voce. Il governo deve mettere a disposizione i mezzi per chi viene da fuori. Noi, comunque, occuperemo i treni che servono ad arrivare". Non ancora stato deciso il percorso del corteo. Il blindatissimo Auditorium che ospiterà l'evento morattiano, costellato di talk show e sorrisi (si va da Muccioli a Maurizio Costanzo passando per taverne tipiche e vini doc), si affaccia sulla minuscola piazza San Domenico ed è circondato da un dedalo di viuzze strette strette. La ministra non sceglie a caso. Manifestare nelle strade larghe fuori dalle mura di cinta, lontani dal centro storico? Vanessa del liceo Tasso parla a nome degli studenti medi di Roma: "Non è sufficiente manifestare esternamente alla città. Noi siamo per un assedio pacifico che duri due giorni. Bisogna fare in modo che gli Stati Generali non avvengano". Qui a Foligno ci si sta organizzando per una prima assemblea nazionale per questo venerdì.

Angela Nocioni


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